Il nome della strada deriva dalla chiesa di St Mary, poi dipinta di bianco e ribattezzata St Mary Whitechapel. Dà testimonianza delle tendenze politiche della zona la Freedom Press, piccola libreria anarchica in Angel Alley, accanto alla Whitechapel Gallery. Qui vicino William Booth, a metà '800, fondò l'Esercito della Salvezza. Sempre qui (all'angolo con Fulbourne Street) si tenne il Quinto Congresso del Partito socialdemocratico russo. Al nn. 32-34, la Whitechapel Bell Foundry (piccola esposizione aperta lunedì-venerdì ore 9-16) fonde dal XV secolo campane, tra cui più volte quelle di St Mary-le-Bow e il Big Ben (il modello originario è esposto nel Foyer); nel negozio della fonderia si acquistano gadget ma anche campane e campanelle di qualità nelle loro più diverse declinazioni. La nuova East London Mosque si trova sull'altro lato della strada, poco più a est della Whitechapel Gallery. Accoglie fino a 10000 fedeli e fa capo alla più numerosa comunità islamica del Regno Unito. All'altezza di Vallance Road è il mercato di Whitechapel (lunedì-sabato ore 8-17), specializzato in prodotti orientali. Proprio ai tendoni rigati delle bancarelle che affollano la zona si è ispirato l'architetto David Adjaye per le facciate di vetro verde e azzurro del suo Idea Store (2005), centro di aggregazione culturale e di ricreazione per il quartiere. Si tratta della seconda struttura completata a Londra (dopo quella di Poplar) nell'ambito di un più ampio progetto per le periferie. A sud della strada si trovano il Royal London Hospital, fondato nel 1740, e, alle sue spalle, nella cripta di una chiesa in Newark Street, il Royal London Museum (visite lunedì-venerdì ore 10-16.30), dove, tra l'altro, è ripercorsa la drammatica vicenda dell'Elephant Man di cinematografica memoria (che fu paziente dell'ospedale).