Situato nella parte meridionale del complesso del Barbican, il museo è nato nel 1975 dalla fusione con il Guildhall Museum; vi si accede per un passaggio sopraelevato che inizia dalla parte opposta della strada. Le tecniche espositive all'avanguardia, insieme al sottofondo musicale, vi creano un'atmosfera inusuale. Le gallerie, disposte su due piani, illustrano la storia di Londra dalla preistoria ai tempi odierni in maniera esaustiva e avvincente al tempo stesso. La collezione di abiti d'epoca - in mostra solo nelle varie esposizioni tematiche - è una delle più preziose e complete del paese. Gli oggetti e le attente ricostruzioni documentano ogni aspetto della storia di Londra, oltre a offrire interessantissimi spaccati di vita quotidiana. In ordine cronologico, le prime sale, al piano dell'ingresso, presentano reperti preistorici rinvenuti nel Tamigi, quindi testimonianze della Londra di epoca romana (testa del dio Mitra; II secolo d.C.). Si passa poi al periodo medievale (410-1558), i cui reperti più preziosi sono una spilla d'oro e granati della metà del VII secolo, un pannello scolpito proveniente dalla Eleanor Cross di Cheapside (fine 1300), la quasi contemporanea rappresentazione scultorea di un cavaliere di peltro e due belle pale d'altare (1500). Nella sala dedicata all'epoca Tudor, segnata dalla peste e conclusasi con il grande incendio, è il Cheapside Hoard, collezione di gioielli e pietre preziose del 1580-1620. The Great Fire Experience ricrea, tramite un grande plastico, suoni ed effetti speciali, la catastrofe del 1666. Al pianterreno sono ospitate ricostruzioni di ambienti e mostre dall'ultimo periodo Stuart ai nostri giorni. Spiccano, tra gli oltre 7000 pezzi in esposizione, la carrozza d'oro del Lord Mayor (1757), visibile attraverso una vetrata anche dall'esterno dell'edificio; la ricostruzione della passeggiata vittoriana e quella della cella di prigione a Wellclose Square (1750 ca); l'ultima sala dedicata alla Londra moderna, 'città globale'. Per la sezione di storia romana al piano superiore è prevista una radicale riorganizzazione.