Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco dal 1987, il palazzo originario, chiamato Palace of Westminster, risale a quando Edoardo il Confessore, nell'XI secolo, si trasferì da Winchester a Westminster con la sua Corte. Fino a Enrico VIII i reali dimorarono qui. Edoardo VI assegnò il palazzo al Parlamento nel XVI secolo, ma nel 1834 un incendio lo distrusse, risparmiando solo la Westminster Hall e la Jewel Tower. Charles Barry, coadiuvato da Augustus Pugin riuscì a celebrare nella ricostruzione la gloria presente e passata di una grande nazione, creando un insieme i cui elementi si uniscono in un complesso originale e maestoso. Sul lato nord del palazzo è la Clock Tower. Dalla St Stephen's Entrance, che è l'ingresso dei visitatori posto al centro dell'edificio, si passa nella Westminster Hall. Si accede, dunque, alla St Stephen's Hall. Da qui si passa all'animata sala ottagonale detta Central Lobby, raccordo tra le due Camere parlamentari. Per andare verso la House of Commons, si prende il corridoio a sinistra, detto Commons' Corridor; sempre a sinistra è la Commons' Lobby, da cui si accede a due immense biblioteche che si affacciano sul Tamigi: la Commons' Library e la Peers' Library. All'ingresso, Winston Churchill volle la costruzione del Churchill Arch, eretto con pietre della Camera distrutta dai bombardamenti. Da qui si arriva alla House of Commons. L'arredo è composto da scranni di legno rivestiti di pelle verde intorno a un rettangolo centrale. I deputati di maggioranza e opposizione sono seduti di fronte e non possono oltrepassare le linee rosse sul pavimento. La House of Lords, dall'altra parte della Central Lobby, oltre il Peers' Corridor e la Peers' Lobby, è una profusione di intagli, decorazioni, dorature, affreschi storici e allegorici e solenne pellame rosso. Il trono sul quale la regina siede, all'estremità della sala, è sormontato da un'edicola neogotica in legno riccamente ornata di dorature e intagli. Proseguendo, la Prince's Chamber (o Tudor Room) è ornata da una statua in marmo della regina Vittoria; sul soffitto, gli stemmi dei reami di Gran Bretagna. La successiva Royal Gallery viene utilizzata per importanti ricevimenti, cerimonie e cene di gala che coinvolgono i membri del parlamento. Le pareti recano ritratti di sovrani e due enormi pitture che raffigurano episodi delle guerre napoleoniche. Segue la Queen's Robing Room, ossia la stanza in cui la regina indossa i paramenti reali nel giorno dell'apertura delle sessioni parlamentari; gli affreschi che la decorano raccontano la leggenda di re Artù. A destra, un ritratto della regina Vittoria, circondata da busti di statisti, domina il Norman Porch; il soffitto, decorato da Pugin, è sorretto da un unico pilastro. La Royal Staircase scende alla Royal Entrance, da cui solo la regina ha accesso al palazzo. Nello spiazzo erboso di fronte alle Houses of Parliament, è la statua di Cromwell, del 1899. Più avanti si apre l'Old Palace Yard, antico cortile del palazzo reale. Di fronte si innalza la statua a Riccardo I Cuor di Leone, del torinese Carlo Marocchetti; a destra, l'esterno della cappella di Enrico VII dell'abbazia di Westminster, davanti al quale sta il National Memorial to King George V, del 1947. All'estremità sud del Parlamento, all'inizio di Abingdon Street, si eleva la massiccia Victoria Tower, ritenuta all'epoca della sua costruzione (1860) la torre più alta del mondo (102.5 m). L'archivio al suo interno conserva più di tre milioni di documenti, incluse le leggi del Parlamento dal 1497.