Anche chi non ha studiato storia dell’arte e non ha mai capito molto di scuole e periodi artistici, uscito dalla Galleria Nazionale di Londra sarà imbattibile! I dipinti sono stati infatti ordinati con l’idea di far comprendere lo sviluppo delle diverse correnti artistiche, con un itinerario che accompagna il visitatore dal XIII al XIX secolo. Espone l’intera collezione la National Gallery ed è proprio questo a farne un museo di pittura unico al mondo, complice la sua splendida posizione sulla brulicante Trafalgar Square. La collezione di pittura dal gotico al rinascimento, nella Sainsbury Wing, è veramente straordinaria ed è per lo più composta da arte italiana. Si ammirano capolavori di Duccio di Buoninsegna, Giotto, Paolo Uccello (“Battaglia di San Romano”), Van Eyck (“Ritratto dei coniugi Arnolfini”, capolavoro di prospettica), Botticelli, Mantegna (“Cristo nell’orto”), Bellini e Piero della Francesca (con la perfezione simmetrica del “Battesimo di Cristo”). Nella West Wing è esposta la pittura dal 1500 al 1600, con una delle opere più note del Museo: la “Vergine delle Rocce” di Leonardo da Vinci, di cui pure è il cartone con la “Madonna col bambino, sant’Anna e san Giovannino”. Tra gli altri, Correggio, Cranach il Vecchio e Hans Holbein il Giovane (straordinario e misterioso il suo “Ritratto dei due ambasciatori”). A Raffaello e Michelangelo, maestri assoluti, è dedicata un’intera sala; completano la sezione lavori di Veronese, Tintoretto, Tiziano e Giorgione. L’arte dal 1600 al 1700 è in mostra nella North Wing, con Vermeer, Rembrandt (“Festino di Baltassar”), Velázquez (“Immacolata Concezione”), Zurbarán, Van Dyck e Caravaggio, con uno dei capolavori del Seicento italiano, la “Cena di Emmaus”. La East Wing è dedicata alla pittura dal 1700 al 1900, dove spiccano le tele di Turner, Constable e i sei quadri di Hogarth, inventore della satira in costume. Il primo Ottocento francese vede tra i capolavori esposti “Madame Moitissier”, di Ingres; le altre sale sono dedicate al realista Courbet, al romantico Delacroix, agli impressionisti Pissarro, Renoir, Manet e Monet. Chiudono la collezione Van Gogh, Gauguin e Cézanne.