Tra colli boscosi e ampi declivi, lungo il corso dell'Olt, si radunano alcuni dei monasteri più belli della Romania. Attorno a questi centri, ancora oggi molto vivi dal punto di vista religioso, si è scritta buona parte della storia dell'antica Valacchia. L'itinerario alla loro scoperta parte dalla tranquilla Râmnicu Vâlcea, cittadina da cui si raggiunge il manastirea Cozia (1386). Da lontano sembra quasi ricamata la superficie esterna della chiesa conventuale, con una sapiente alternanza di intonaco e mattoni. Notevoli gli affreschi conservati nell'interno: tre-quattrocenteschi quelli del pronao, settecenteschi quelli del nartece e del naos. Segue il monastero femminile di Dintr-un lemn (tradotto, “di un solo legno”), che trae il nome dalla cappella ricavata da una sola quercia che qui si trovava al momento della fondazione del complesso nel 1634. Capolavoro dell'architettura valacca è la chiesa, slanciato edificio che sorge al centro dell'oasi verde che domina il grande cortile intorno al quale si aprono gli altri ambienti conventuali. Si visitano il monastero di Govora, quello di Bistrita e di Arnota, per finire con il bellissimo manastirea Horezu (1688-97). Capolavoro dell'architettura della regione, riconosciuto Patrimonio Unesco, dall'esterno si presenta come una bianca fortezza chiusa da muraglie. Dal cortile esterno, dove sono le ex-scuderie (oggi foresteria trasformata in albergo), una torre-portico immette nel cortile interno, porticato, con due ordini di arcate, sul quale si aprono gli edifici conventuali e il Museo. Al centro si erge l'elegante chiesa, con un bel portico d'ingresso sostenuto da dieci colonne; all'interno, un meraviglioso ciclo di affreschi.