Potrebbe facilmente passare per un Museo di Arte Sacra l’interno del Duomo di Hildesheim. Già esternamente affascina, immerso com’è in un bel verde, con i lati parzialmente nascosti dalle folte fronde degli alberi che crescono addossati, ma è entrando che si viene sopraffatti dalla concentrazione di capolavori. Insieme, le opere d’arte del Duomo sono un testo sacro, una vera e propria Bibbia che, tramite raffigurazioni, incisioni e rilievi, insegnava la catechesi in un tempo in cui larga parte della popolazione era analfabeta. “Scene del Vecchio e del Nuovo Testamento” impreziosiscono il fonte battesimale in bronzo (XIII secolo) e vengono riproposte sulla porta del vestibolo (1015), facendone uno dei massimi esempi dell’arte romanica in bronzo; nello stesso materiale è stata fusa, tre anni dopo, una colonna racconta 29 “Scene della vita del Cristo” lungo una fascia a spirale; dell’XI secolo è l’Hezilo-Leuchter, lampadario che descrive la Gerusalemme celeste secondo l’Apocalisse. Su due ordini di arcate, il chiostro (XII secolo) è una delle parti più belle della chiesa; accanto all’abside, il roseto legato alla leggenda della fondazione di Hildesheim.