Sono due i luoghi di culto racchiusi nel complesso, edificato nel 1180 – come ricorda la lapide alla base del bel campanile cuspidato, a tre ordini di polifore – su una precedente chiesa dedicata al Santo Sepolcro: questa aveva accolto le presunte ceneri di san Giovanni Battista, portate dalla Terrasanta nel 1098. Furono proprio i Cavalieri Gerosolimitani (l’attuale Ordine di Malta) a deliberare la costruzione dell’edificio odierno: appare degna di nota soprattutto la chiesa superiore, ripartita in tre navate da poderose colonne e arcate in pietra nuda. La campata accecata rivela il capovolgimento degli spazi interni, resosi necessario per l’apertura al pubblico culto: tale intervento, eseguito nel 1731, comportò anche la sistemazione della facciata.<br>Data invece al 1508 la ristrutturazione dell’attigua Commenda, con un elegante porticato sormontato da due ordini loggiati, dove era insediato l’ospitale dei Cavalieri di Malta, che accoglieva i pellegrini e i crociati in partenza o al ritorno dalla Terrasanta. Nell’edificio trova sede il Museo teatro della Commenda, allestimento multimediale a cura di Galata-Museo del Mare, dedicato al pellegrinaggio.