Un tempo cattedrale di S. Nicola di Famagosta, qui aveva luogo la seconda incoronazione (la prima a Nicosia) dei re lusignani, con la corona del perduto regno di Gerusalemme. Costruita tra il 1298 e il 1328, l'ex chiesa è molto simile nel progetto alla cattedrale della capitale cipriota e, di conseguenza, alle grandi chiese francesi a cui questa si era ispirata. Modificata durante e dopo la conquista ottomana, venne trasformata in moschea e dedicata al comandante dell'armata turca Lala Mustafa Pasa, che aveva conquistato la città nel 1570. Crollate in parte le torri campanarie, venne aggiunto il minareto, l'unico elemento che dall'esterno, insieme alla fontana per le abluzioni, fa pensare a un luogo di culto islamico. Nella facciata si apre infatti uno splendido rosone goticheggiante e tre profondi portali incorniciati da bassorilievi e colonnine che fanno pensare all'entrata della Notre-Dame parigina. L'interno, a cui si accede avendo la sola accortezza di togliersi le scarpe, è stupefacente. La rimozione dei precedenti arredi, insieme al colore chiaro di pareti, colonne e volte, fa risaltare ancora più che in origine la struttura gotica, ripartita da due serie di 7 enormi pilastri.