Piccolo centro montano della Basilicata a 960 metri di altitudine, Castelsaraceno è il Paese dei due Parchi perché incastonato tra il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano, collocato tra i monti Alpi e Raparo, in un contesto inalterato di boschi, pascoli, ruscelli e torrenti. Un vero paradiso per gli amanti degli sport e delle attività all’aria aperta.

COSA VEDERE

L’attrattiva principale è il ponte tibetano, il più lungo del mondo, che collega il Parco Nazionale del Pollino a quello dell’Appennino Lucano-Val d’Agri Lagonegrese: 586 metri di lunghezza, 1160 passi da percorrere nel vuoto, col fiato sospeso e a passo lento, per non perdere nemmeno un millimetro della vista spettacolare che si staglia tutto intorno. La natura con la sua bellezza e varietà è poi al centro di tante altre attività: trekking e arrampicate sulle magnifiche vette lucane, pedalate in mountain bike o in e-mbt sui migliori itinerari ciclabili, nordic walking e passeggiate nei boschi, canyoning e rafting lungo i fiumi del Pollino. Il centro storico è un tesoro di piccole case accoccolate tra le rocce, stradine ripide e tortuose, vicoli antichi ed edifici medievali: da vedere la chiesa madre Santo Spirito e il Museo della pastorizia, tempio dell’identità locale presentata in maniera innovativa per una vera e propria esperienza emozionale.

PRODOTTI E TRADIZIONI

Tra i prodotti tipici di Castelsaraceno acquistabili sul posto vi sono la 'Nnuglia e il Tortano: la prima è una salsiccia povera della tradizione locale, con diversi tagli di carne di suino, con un gusto impreziosito con peperoncino leggermente piccante, sale e finocchietto; il Tortano è preparato dall’impasto del pane da cui si ricava un prodotto dalla forma a corona circolare e dalla consistenza voluminosa e non appiattita. Fra le delizie lucane ci sono anche indiscutibilmente i formaggi.

EVENTI

Sicuramente tre sono le manifestazioni da non perdere. La Festa della ‘Ndenna, (in tre domeniche consecutive nel mese di giugno) impregnata di simbologie arcaiche che si tramanda di generazione in generazione, un vero e proprio matrimonio tra alberi, celebrato da tutta la comunità e dai tanti visitatori.
La festa del Centro Storico (venerdì prima di ferragosto) in cui tutto il paese si anima con pietanze e profumi di sapori perduti e genuini. La Festa della Montagna con escursioni e passeggiate rilassanti, degustazioni e spettacoli, un appuntamento imperdibile per il visitatore che vuole godere dei colori, dei sapori e della bellezza dell’autunno in montagna.

Perché Bandiera Arancione:

Il contesto naturalistico è assolutamente pregevole e ottima è la valorizzazione delle risorse legate alla natura, con attività all’aria aperta per tutti i gusti, ben comunicate e ben strutturate. Il servizio di informazioni turistiche è efficiente, con un punto informativo dedicato nel centro storico con orari estesi, buona disponibilità di materiali e informazioni per poter conoscere e vivere al meglio il territorio. Molto utile per la conoscenza del territorio è anche il sito web, dinamico, ricco di contenuti e con una veste grafica accattivante. Marta, ghost visitor TCI