Commissionata a Pietro Isabello nella prima metà del ’500 dai ricchi mercanti venuti a risiedere nei borghi orientali, la chiesa rimase incompiuta con facciata a rustico. Nell’armonico interno, le cappelle laterali custodiscono capolavori di pittura cinquecentesca: nella quarta cappella destra spicca la Madonna in trono con santi e angeli di Lorenzo Lotto (1521), conosciuta anche come pala di S. Spirito; nella quinta decora l'altare un polittico (Madonna col Bambino, Redentore e 8 santi) di Andrea Previtali e aiuti (1525); nella seconda cappella sinistra si ammirano un polittico (Madonna in trono con apostoli, 4 santi, Padre Eterno con l’Angelo e l’Annunziata) del Bergognone (1507) e, nella prima, S. Giovanni Battista e altri santi di Andrea Previtali (1515).