<div style=""><font face="tahoma, arial, helvetica, sans-serif"><span style="font-size: 12px;">A cavallo tra i quartieri Flaminio e Pinciano, a poca distanza da Piazza del Popolo, si erge Palazzo Borromeo, un luogo affascinante che affonda le proprie radici nel rinascimento italiano. Era il 1561 quando Papa Pio IV de' Medici decise di costruire una villa di campagna per i nipoti Carlo e Federico Borromeo, affidandone i lavori a Pirro Ligorio, virtuoso e illustre architetto napoletano che scelse di incastonare alla stessa la preesistente fontana ornamentale di Giulio III, capolavoro dell'Ammannati. Con la prematura scomparsa di Federico e il trasferimento di Carlo a Milano, il palazzo viene gradualmente abbandonato. Tale situazione perdura sino agli anni '20 del secolo scorso, quando viene acquistato da Ugo Jandolo, collezionista e antiquario romano che cura un'attenta opera di recupero dell'edificio. Nel 1929 lo Stato Italiano acquista l'edificio per ospitare la sua rappresentanza diplomatica presso la Santa Sede. Cesare Maria de Vecchi diviene il primo ambasciatore.&nbsp;</span></font></div><div style=""><font face="tahoma, arial, helvetica, sans-serif"><span style="font-size: 12px;">Da marzo 2021 il Palazzo ospita la mostra Contemporanei a Palazzo Borromeo. Arte e design nell'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede": gli interni, il chiostro e i giardini sono così stati arricchiti da opere d'arte e di design di grandi artisti italiani contemporanei che si aggiungono alle opere di maestri della tradizione. La mostra è curata dall'arch. Cristina Mazzantini.</span></font></div>