Il prossimo 3 febbraio scade il mandato del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e in questi giorni sono in corso le votazioni per eleggere il prossimo "inquilino" del Palazzo del Quirinale.
Il Touring Club Italiano vive con particolare partecipazione le vicende del Quirinale e della Presidenza della Repubblica. Dal 2015, con l'inizio del suo mandato, il Presidente ha infatti voluto fortemente che il Quirinale fosse aperto alla cittadinanza nella gran parte dei giorni della settimana e che ad accogliere e svelare ai cittadini questo percorso di scoperta del Palazzo fossero gli stessi cittadini, affidando questo importante compito di partecipazione civica anche ai soci volontari del Touring Club Italiano.
Il Palazzo del Quirinale è così diventato uno degli oltre 80 luoghi dell'iniziativa "Aperti per Voi" del Touring Club Italiano. E i soci volontari Touring da allora collaborano con gli studenti delle università romane per avvicinare l'istituzione ai cittadini, presentandone gli aspetti istituzionali ma anche facendo conoscere da vicino le bellezze storico-artistiche della sede della Presidenza della Repubblica italiana. Entriamo nella "casa degli italiani", dunque, scopriamone i luoghi più rappresentativi e qualche curiosità, in attesa dell'arrivo del nuovo illustre inquilino.
1. UNA DELLE RESIDENZE PIÙ GRANDI DEL MONDO
110.550 metri quadri: queste le dimensioni del palazzo del Quirinale, il decimo più grande del mondo. Gli appartamenti privati del presidente della Repubblica sono ospitati nella Manica Lunga, che un tempo ospitava le abitazioni di servizio delle guardie svizzere. 
A dispetto delle apparenze non sono molti i presidenti che hanno abitato davvero il palazzo. Non lo fecero De Nicola e Einaudi e nemmeno Pertini e Cossiga. Lo abitarono durante la loro presidenza Gronchi, Saragat e Leone, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e Mattarella. 
2. IL CORTILE D’ONORE
Lo abbiamo visto molte volte in occasioni ufficiali, dai picchetti d’onore alle visite dei capi di Stato. È una grande piazza porticata realizzata tra il 1583 e il 1616.
Palazzo del Quirinale, il cortile d'onore / Ufficio per la Stampa e Comunicazione della Presidenza della Repubblica
3. IL SALONE DEI CORAZZIERI
Il salone dei Corazzieri è il più grande del palazzo. I Papi vi ricevevano gli ambasciatori, mentre oggi è la sede deputata a molte cerimonie istituzionali e ad udienze del capo dello Stato. Dal salone si accede anche alla cappella Paolina, costruita per volere di papa Paolo V, che nell'Ottocento ha ospitato più volte anche il conclave al posto della cappella Sistina in Vaticano. Fa sorridere sapere che agli inizi del Novecento il salone venne trasformato prima in pista da pattinaggio e poi, nel 1912, in campo da tennis coperto. O tempora… o mores!
4. I CORAZZIERI
Il Reggimento corazzieri è la guardia d'onore del presidente della Repubblica Italiana. È un reggimento a cavallo, forza specializzata dell'Arma dei Carabinieri. Prima del 24 dicembre 1992 il reparto era denominato Reggimento carabinieri guardie della Repubblica e sino al 1990 si chiamava Comando carabinieri guardie del Presidente della Repubblica.
Le prime tracce di un corpo addetto alla sicurezza della residenza e degli esponenti della Casa Savoia risalgono al XIV secolo, ma fu soltanto sotto il ducato di Emanuele Filiberto Testa di Ferro (1553-1580) che si costituì una "Guardia d'Onore del Principe", una cinquantina di uomini comandati da un capitano che conobbero il battesimo del fuoco nella vittoriosa battaglia di San Quintino, il 10 agosto 1557.
Reggimento Corazzieri / Quirinale.it
5. LO SCALONE D’ONORE
Lo scalone d’Onore del palazzo del Quirinale fu costruito nel 1609. La struttura a doppia rampa incrociata consente l’accesso degli ospiti direttamente ai due ambienti principali del palazzo: il Salone dei Corazzieri e il Salone delle Feste. Questa soluzione architettonica era funzionale al tempo dei papi, quando le altre sale del palazzo non potevano essere attraversate perché in prevalenza adibite ad appartamenti privati del pontefice.
6. IL TORRINO E L’OROLOGIO ALLA ROMANA
È il luogo più inaccessibile e ambito del Palazzo del Quirinale. Lo realizzò Ottaviano Mascarino su incarico di papa Gregorio XIII. Vi sono issate le bandiere istituzionali: il Tricolore, la bandiera dell’Unione Europea e lo stendardo della presidenza della Repubblica. Il Torrino è una delle immagini iconiche più utilizzate per rappresentare il Quirinale nel mondo.
Raggiungibile con un ascensore, garantisce un panorama straordinario con l’Altare della Patria, il Pantheon, il cupolone di San Pietro, Castel Sant’Angelo e il Colosseo a fare da sfondo. Sul Torrino del Quirinale si trova anche un orologio inserito nel 1626 e poi, negli anni, sostituito più volte. Quello attuale ha il quadrante “alla romana”, che indica solo sei ore invece di dodici “obbligando le lancette” a compiere nel corso della giornata quattro giri al posto dei classici due. 
Palazzo del Quirinale, Il torrino e l'orologio / foto Shutterstock
7. LA CAPPELLA PAOLINA
Paolo V Borghese fece costruire la Cappella Paolina nel 1615 su un progetto che ricalcasse le stesse dimensioni della Cappella Sistina decorata da Michelangelo: 545 metri quadrati di superficie per 19,60 d’altezza. La sua costruzione consentì di accogliere lo stesso cerimoniale previsto in Vaticano per l’elezione del Pontefice, che qui si svolse per quattro volte fino al Pontificato di Papa Pio IX, l’ultimo prima dell’insediamento di Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia.  
Nella Cappella Paolina si svolgono ogni domenica prestigiosi concerti, tradizionale appuntamento seguito dalla radio pubblica nazionale e da emittenti europee.
Un dettaglio della Cappella Paolina / Quirinale.it
8. LO STUDIO DEL PRESIDENTE
Almeno in televisione l’abbiamo visto tutti. Lo studio del Presidente della Repubblica nel palazzo del Quirinale è infatti il luogo da cui sono stati trasmessi molti messaggi di fine anno. Ma prima della presidenza Mattarella erano davvero in pochi a poter dire di averci messo piede, oltre ai segretari di partito e alle delegazioni ufficiali quando i Capi di Stato dei Paesi stranieri vengono in visita a Roma. Dal 23 giugno 2015, invece, sono centinaia di persone al giorno!
L’attuale Studio del Presidente in epoca pontificia era la camera da letto estiva del Papa e all’epoca aveva anche un ballatoio in legno che si affacciava sul panorama di Roma. Nell’allestimento napoleonico del palazzo divenne la sala da pranzo per l’imperatore. Fu il re Umberto I a fine Ottocento a utilizzarlo come studio per la prima volta, era comunicante con quella che all’epoca era la camera da letto reale, la Sala di Druso. A quel periodo risalgono le decorazioni del soffitto, in stile neorinascimentale, e il fregio dipinto con coppie di angioletti che sorreggono imprese cavalleresche. Morto Umberto I, la stanza e tutta la zona del palazzo furono adibite a foresteria per gli ospiti del sovrano.
Dopo il referendum del 2 giugno 1948, lo studio è stato utilizzato da 12 Presidenti della Repubblica, da Enrico De Nicola a Sergio Mattarella, che ha deciso di includerlo nel percorso di visita. Anche se in caso di eventi ufficiali o necessità del Presidente non è visibile al pubblico.
L'arredamento della stanza risale al Sette-Ottocento: la scrivania del Presidente è di manifattura francese di metà del Settecento e proviene dalla Reggia di Parma. Le grandi tele alle spalle della scrivania presidenziale sono rispettivamente del pittore francese seicentesco Jacques Courtois e due dipinti settecenteschi di Angelo Maria Crivelli detto il Crivellone provenienti delle collezioni sabaude.
Lo studio del Presidente / Ufficio per la Stampa e Comunicazione della Presidenza della Repubblica
9. I GIARDINI DEL QUIRINALE E LA COFFEE-HOUSE
I giardini si attraversano transitando per l’area del Boschetto con la fontana Rustica, il complesso della torretta di Ippolito d’Este, l’Antiquarium, la fontana delle Bagnati e la Coffee House.
Quel che colpisce del vasto giardino presidenziale è come tutta la metà occidentale abbia conservato miracolosamente inalterata la planimetria cinquecentesca. Un’alternanza di viali bordati da alte siepi e aree invece bordate da siepi basse, che lasciano spaziare la vista nella zona circostante alla Coffe-house.
Questa è una costruzione settecentesca, voluta da Papa Benedetto XIV Lambertini che in un punto panoramico del colle fece costruire questo edificio adibito a luogo di incontro e di cultura. Si tratta di un edificio proporzionato, che stupiva tutti i visitatori per l’incredibile vista sulla città. Vista che è stata parzialmente occultata a fine Ottocento quando i Savoia fecero costruire le Scuderie da Tiro.
I giardini del Quirinale / Ufficio per la Stampa e Comunicazione della Presidenza della Repubblica
10. IL QUIRINALE E L’ARTE CONTEMPORANEA
Dal 2019, sono 101 le opere d’arte contemporanea e 102 gli oggetti di design che sono andati ad arricchire quel già ricco patrimonio d’arte della Casa degli Italiani nelle sue tre sedi istituzionali: il Palazzo del Quirinale, la Tenuta di Castelporziano alle porte di Roma e Villa Rosebery a Napoli.
Tra gli elementi d’arredo che hanno trovato collocazione ideale negli spazi del Quirinale c’è la lampada Biagio di Tobia Scarpa che si trova proprio nello studio del Presidente, la poltrona Proust di Alessandro Mendini, le librerie di Joe Colombo e il tavolino Cicognino di Franco Albini nella biblioteca Piffetti. Oggetti iconici del Made in Italy, conosciuti in tutto il mondo per la loro eleganza e genialità si affiancano ora, senza stonare, alle boiserie, agli arazzi, ai tappeti e a tutti quegli elementi classici che sono caratteristiche costanti nelle nostre sedi istituzionali.
Per quanto riguarda le opere d’arte contemporanea aggiunte nel 2021 sono 27 di 17 artisti diversi. Si va dal Senza titolo di Carol Rama, posto nel Salottino Giapponese, alla grande tela donata dal meranese Rudolf Stingel e appesa nella Sala degli Scrigni fino al Treno di latta di Pino Pascali collocato nella Sala del Ricordo, nonché opere di Enrico Castellani, Alberto Burri, Afro, Carlo Mollino, Mimmo Rotella e Piero Dorazio. Lavori che vanno ad accostarsi a quelli già presenti dal 2019 come Giovane atleta in granito verde di Francesco Messina e il Concetto spaziale (Venice Moon) di Lucio Fontana.
Palazzo del Quirinale / Ufficio per la Stampa e Comunicazione della Presidenza della Repubblica
INFORMAZIONI
Sul sito ufficiale del Quirinale si può prenotare agevolmente la propria visita. 
- Per i soci Touring c'è però una possibilità in più. Oltre alle visite quotidiane, per loro sono previste infatti visite speciali riservate, con partenza dal Punto Touring di Piazza SS. Apostoli: la passeggiata per raggiungere il colle del Quirinale diventa un'occasione unica per scoprire ancora meglio uno degli angoli di Roma e dei palazzi più belli e rappresentativi del nostro Paese. 
Prossima data: venerdì 18 febbraio alle ore 10.
Numero massimo di partecipanti 20. 
Prenotabile dal 4 febbraio fino a esaurimento posti all’indirizzo mail visite.quirinale@volontaritouring.it, indicando i dati anagrafici (nome, cognome, luogo e data di nascita), contatto telefonico e il n. di tessera TCI. 
Per entrare al Palazzo del Quirinale è richiesto il documento d’identità e il Super Green Pass. È necessario altresì indossare mascherina FFp2.