Situato nel territorio dell'Appennino Lucano (circa metà del territorio è inclusa nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese, a 949 m d'altitudine, il borgo gode di un patrimonio naturalistico incontaminato, da Costara a San Michele, fino alle cime del Monte Pierfaione (1740 m) con faggete millenarie che offrono, soprattutto in autunno, il meraviglioso spettacolo del foliage.

COSA VEDERE

Da non perdere è il suggestivo e adrenalinico Ponte Alla Luna, spettacolare Ponte Tibetano a passerella d’assi più lungo d’Europa, sul grandioso canyon dell’Arenazzo; sospeso nel vuoto a oltre cento metri, con una campata di trecento metri, permette di passeggiare tra le nuvole. L’impianto è stato dedicato a Rocco Petrone, originario di Sasso di Castalda, l’ingegnere e Direttore della NASA che nel 1968 ha contribuito all’allunamento dell’Apollo 11. Da visitare l’Area Faunistica del Cervo ove scorgere esemplari in libertà, a ridosso dell’abitato immersa in un panorama incantevole e bucolico sul borgo e sul circondario. Per gli amanti di sport outdoor ed adrenalinici è possibile sperimentare le vie ferrate, praticare trekking ed escursioni, nordic walking, cicloescursioni in mountain bike o sport invernali (ciaspolate, sci di fondo). Numerosi sono i sentieri, tra gli altri segnaliamo il sentiero Frassati, il sentiero della legalità e quello che attraversa il Bosco di Faggi della Costara, punto di ristoro e di pic-nic rinomato, fino all’antico Faggio di San Michele, uno degli alberi-padre della Basilicata. L’interesse naturalistico si unisce poi a quello geologico nel Fosso Arenazzo, uno dei geositi più importanti d'Italia, un laboratorio en plein air su come si siano formate le montagne in epoche antichissime, oggi parte di un percorso turistico-scientifico-didattico che seduce i geologi professionisti e i turisti curiosi. Una passeggiata nel borgo antico permetterà di perdersi tra vicoli suggestivi e caratteristici e di ammirare la chiesa Madre, la chiesa di San Rocco, la chiesa di San Nicola in prossimità della quale parte la scalinata che permette di raggiungere l’antica Rocca del Castello, in posizione panoramica.

PRODOTTI E TRADIZIONI

La cucina di Sasso di Castalda trae ispirazione dalle tradizioni contadine e si avvale di pochi ingredienti. Tipici sono la minestra impastata, una zuppa con patate di montagna unite a fagioli rigati con l’aggiunta di polvere dolce o piccante di peperoni, fusilli e orecchiette con sugo di pezzente, i salumi rigorosamente di maiale e i formaggi. L’attenzione dei visitatori può essere attirata dal colore rosso acceso dei peperoni, appesi al sole, per farli essiccare: lasciati in questo stato per un paio di mesi da semplici peperoni diverranno Pupaur crusc.

EVENTI

L’evento principale è la Festa patronale dedicata a San Rocco (14-15-16 agosto) che inizia con la processione del Santo per le vie del paese e si conclude a notte fonda con i fuochi pirotecnici. Le Valli del teatro è la rassegna teatrale, mentre la Strasasso è una gara podistica in programma ad agosto.

Perché Bandiera Arancione:

Il contesto paesaggistico di pregio si può vivere e scoprire grazie alle tante esperienze, attività e sentieri, ben segnalati, offerti dal territorio. Agli attrattori naturalistici, si sommano quelli storico-culturali, per un’offerta variegata e di valore. Il centro storico è raccolto, ben conservato e tipico.” Marta, ghost visitor TCI