Nel primo tratto il sentiero attraversa le frazioni a monte di Abbadia Lariana. Il capoluogo deve il nome a un’abbazia benedettina già esistente nell’833 e di cui restano alcune tracce nella parrocchiale di S. Lorenzo.
Prima di Mandello del Lario il sentiero tocca la chiesa di S. Giorgio, di origini antiche (IX-X sec.), poi riformata nel XIII e all’inizio del XV sec. Contiene un ciclo di affreschi del Giudizio Universale, che riveste pareti, arco e presbiterio, assegnabile al periodo fra il 1475 e il 1485.
Il sentiero non conduce al centro di Mandello del Lario, ma segue una variante che lo aggira dall’alto toccando le frazioni Maggiana (dove si trova una torre, detta del Barbarossa) e Rongio per poi superare la cupa forra del torrente Meria.
Poi il sentiero risale a Sonvico dirigendosi al cimitero e alla cappella di S. Bernardo sul colmo di una sella prativa. Il Sentiero del Viandante continua in salita, sull’asfaltata Via ai Saioli. Le rocce sotto le quali si dipana sono strati di calcare, chiamato ‘Sasso di Olcio’, utilizzati nella costruzione del Duomo di Como.
Superato un punto panoramico su Olcio, si scende fra balze boschive. Si transita accanto a uliveti e alla Baita del Pino.
A Galdano si ritrovano i prati. Si raggiungono l’oratorio di S. Michele e il villaggio di Sornico, con case dai portali decorati, ultimo villaggio prima di accedere alla stazione ferroviaria di Lierna o al proseguimento del sentiero.