Tre importanti testimonianze dell’architettura e dell’arte senese, dal Quattrocento al Settecento, sono i nuovi luoghi dell’iniziativa Aperti per Voi a Siena: in accordo con la Fondazione Conservatori Riuniti di Siena, i volontari del Touring Club Italiano da dicembre infatti collaborano all’accoglienza in tre siti della Direzione generale Musei della Toscana del Ministero della cultura: le chiese di S. Maria degli Angeli al Santuccio e di Santa Maria delle Nevi e, a richiesta, alla vicina cappella del Taja. Tre preziosi monumenti che si aggiungono alla chiesa di S. Raimondo al Refugio, dove i Volontari Touring accolgono cittadini e turisti già dal 2015.
LA CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI AL SANTUCCIO
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli al Santuccio faceva parte dell’omonimo monastero agostiniano femminile chiuso ai primi del Novecento. Eretta nel 1352 e ricostruita nel 1577 dall’architetto senese Annibale Bichi, deve il suo nome al fatto che tra i maggiori benefattori vi fu la nobile famiglia senese dei Santucci.
La Chiesa costituisce un armonico complesso di decorazione tardo manierista, in cui Ventura Salimbeni illustra la storia del Santo Cavaliere Galgano con le scene del Sogno di San Galgano e di San Galgano in preghiera di fronte alla spada nella roccia. Fu proprio in questa chiesa che per lungo tempo venne custodita la reliquia della testa del santo, oggi esposta al Museo dell’Opera del Duomo. La grande tela nell’altare maggiore è opera a più mani di Francesco Vanni, Ventura Salimbeni e Sebastiano Folli; il dipinto con Santa Cecilia che suona l’organo è attribuito a Antonio Buonfigli, mentre il Concerto d’Angeli a Ventura Salimbeni. I temi richiamano la passione per la musica coltivata dalle giovani monache agostiniane testimoniata anche dalla presenza di uno degli organi più antichi ancora esistenti risalente al 1531, attualmente in deposito in attesa di restauro.
Santa Maria degli Angeli al Santuccio
Santa Maria degli Angeli al Santuccio
LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLE NEVI
La chiesa di Santa Maria delle Nevi fu fatta costruire tra il 1471 e il 1477 per volere di Giovanni Cinughi, primo vescovo di Pienza e membro di una delle più antiche famiglie nobiliari senesi, come cappella gentilizia, legata al culto dei familiari del vescovo. Amico fraterno di Papa Pio II, il vescovo Cinughi concepì questo spazio sacro isolato, al di fuori delle strutture del palazzo che si trovava nelle vicinanze, nel cuore della città di Siena, lungo l’antico tracciato della via Francigena. Il vescovo, che morì senza vedere la costruzione definitiva della chiesa, impegnò buona parte dei suoi beni per la realizzazione di questo edificio dedicato alla Madonna delle Nevi.
La chiesa presenta una facciata rinascimentale a forma di tempietto, progettata di certo da una figura di spicco nell’ambito artistico dell’epoca, finora ignota. Sull’altare è collocata la stupenda pala lignea dipinta da Matteo di Giovanni nel 1477 raffigurante la Madonna col Bambino in trono e i santi Pietro, Lorenzo, Caterina da Siena e Giovanni Evangelista, con la presenza degli angeli che reggono palle di neve, in ricordo della miracolosa nevicata d'agosto narrata nella predella, dove figurano anche gli stemmi Cinughi.
Santa Maria delle Nevi / foto Shutterstock
Matteo di Giovanni, Pala della Madonna delle Nevi​
La
Cappella del Taja è
situata sulla stessa via Francigena a poche decine di metri dalla Chiesa di Santa Maria delle Nevi. Nasce come luogo per la devozione privata e per la rappresentanza della famiglia del Taja che in origine possedeva l’intero palazzo.
La decorazione della cappella si deve probabilmente a Giulio del Taja, figura di spicco nella Siena a cavallo tra il Seicento e il Settecento. La cappella si caratterizza per le dimensioni maggiori rispetto ad altre cappelle dei palazzi nobiliari senesi ed è organizzata con una piccola navata e un presbiterio con l’altare. La decorazione, costituita da affreschi, monocromi su tela, stucchi bianchi e dipinti in finta radica, risponde ad una organica concezione decorativa di grande eleganza. Al di sopra dell’altare emerge dalla parete un rilievo in stucco che raffigura l’Assunzione della Vergine con il gruppo degli Apostoli.
Non molto conosciuta per la sua collocazione appartata, la cappellina costituisce un esempio di omogeneità figurativa di concezione tardo barocca nell’ambito degli spazi religiosi destinati alla devozione privata.
Un particolare della cappella del Taja, stucco con Assunzione di Maria
I Volontari Touring accolgono nelle chiese di S. Maria degli Angeli al Santuccio, di S. Maria delle Nevi e nella cappella del Taja
ogni sabato dalle 10 alle 12.30.
Per la Cappella del Taja, prenotazione consigliata alla mail
cfrsiena@gmail.com.
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