California d’Italia? Non scherziamo. A costo di suonare a nozze tutti i campanili tra Rodi Garganico e Marina di Leuca vogliamo ribellarci all’accostamento d’Oltreoceano e rivendicare la bellezza unica di questa tavolozza sul mediterraneo che è la Puglia.

Lunghissima e difficile da ingabbiare in una sola cornice, proviamo a disegnare le possibilità di farci rapire dalle sue spiagge, nascoste tra le tinte verdissime del Gargano, o accoccolate sul tratto barese, oppure sfacciatamente vive tra i contrasti salentini, accesi dai bianchi delle pietre, dai gialli della campagna e dai toni del blu tra cielo e del Mediterraneo. E come di consueto aspettiamo consigli, critiche, segnalazioni e suggerimenti per affinare la nostra selezione.

- Le spiagge più belle della Puglia/1: il Gargano
Le spiagge più belle della Puglia/2: il Salento
- Le spiagge più belle della Puglia/3: il Tarantino
- Le spiagge più belle della Puglia/4: terra di Bari e alto Salento brindisino

LE SPIAGGE DA NON PERDERE NEL SALENTO
Il profilo della costa che corre tra Otranto al capo Santa Maria di Leuca, ultimo approdo del Salento adriatico, è uno dei più suggestivi di tutta la Puglia, non è un caso che sia sotto la tutela del Parco regionale Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Percorrendo la litoranea ci si sente sospesi sul mare, tra rocce vertiginose, grappoli di case, alberghi nascosti tra le rocce e sfumature cobalto del mare.

Se il lavoro duro di contrastare acqua è vento è da sempre toccato al versante adriatico del “tacco d’Italia”, il litorale ionico ha dovuto darsi da fare per accogliere sulle sue coste basse e sabbiosemoltissimo turismo familiare in cerca di sabbie bianche con camping, villaggi e residence per tutte le esigenze.

L’estate salentina è un ribollire di feste tradizionali e occasioni di divertimento, ma la primavera e l'autunno sono un periodo ideale per apprezzare una porzione emozionante della Puglia, potendone avvicinare i tratti culturali più autentici e godere delle gioie di una cucina dal carattere decisamente mediterraneo.

Ecco, dall'Adriatico allo Ionio, seguendo la costa, le spiagge più belle del Salento. 

1. TORRE DELL’ORSO
Il piccolo centro di Melendugno è a 9 chilometri, ma sembrano molti di più quando si approda su questa striscia di Salento. La spiaggia di Torre dell’Orso si spiega come una mezzaluna tra due scogliere. E mentre al largo si scrutano i due celebri faraglioni bianchi, le Due Sorelle, nelle grotte si possono ammirare i resti di graffiti in latino e greco, testimonianza delle fede degli antichi naviganti. 

Accesso a Torre dell'Orso: dal centro abitato omonimo, circa 20 km a nord di Otranto. Presenza di tratti di spiaggia attrezzata e di altri a spiaggia libera. Appena a sud del centro abitato sono presenti alcuni parcheggi a pagamento ai margini della pineta; inoltrandosi tra gli alberi, vari sentieri permettono di scoprire la bellissima baia dall'alto delle scogliere. 
Nelle vicinanze di Torre dell'Orso: altri luoghi celebri della costa salentina - la grotta della Poesia, appena più a nord; i celebri faraglioni di Sant'Andrea, poco più a sud. Solo piccole spiaggette di sabbia, però, spesso impraticabili in stagione per via dell'affluenza. 

La spiaggia di Torre dell'Orso, sullo sfondo - foto Stefano Brambilla

2. BAIA DEI TURCHI
Un bouquet dai colori pastello agghindato di dune ocra, sfumature verdi delle pinete e gli azzurri cangianti del mare cristallino. Poco prima di Otranto e sul finire della baia di Alìmini (verso sud) si scova questo piccolo gioiello salentino. Proprio su questo tratto di costa avvenne lo sbarco della flotta ottomana che assediò Otranto nel 1480. Negli ultimi anni l’assedio non è organizzato su strategie militari, ma piuttosto su Ponti, weekend e ferie dei turisti che si mettono in coda per godersi una giornata alla Baia del Turchi.

Accesso a Baia dei Turchi: appena a sud del canale che congiunge il mare con i laghi Alimini, presenza di un parcheggio lungo la strada; breve la passeggiata fino alla baia. Possibilità anche di parcheggiare presso la lunga spiaggia degli Alimini e poi proseguire a piedi, lungo il mare, verso sud.  
Nelle vicinanze di Baia dei Turchi: appunto la lunga spiaggia degli Alimini, bordata da dune, forse la più lunga e accessibile delle spiagge del Salento adriatico. Sabbia chiara e a tratti nera. Presenza di stabilimenti e di spiaggia libera.

3. PORTO BADISCO
Alt, siete circondati. Fichi d'India e macchie di mirto profumato sono ovunque intorno a voi. Lo scenario è di un piccolo fiordo che la leggenda narra aver favorito l’approdo di Enea e dei suoi compagni nell’epico viaggio in Italia. Invece la preistoria è testimoniata dalle pitture nella grotta dei Cervi. Finite le citazioni, inizia il relax sulle rocce della cala, dove abbandonare corpo e pensieri, con il rumore del mare in sottofondo.

Accesso a Porto Badisco: ben segnalato dalla strada litoranea, circa 10 km a sud di Otranto; parcheggio in vari punti lungo la deviazione. La spiaggetta di Porto Badisco, caratterizzata dalla presenza di una sorgente, è piccola e caratterizzata da sabbia "solida"; attenzione alle rocce, molto taglienti come in vari punti della costa adriatica del Salento.
Nelle vicinanze di Porto Badisco: qualche chilometro più a sud, appena dopo Santa Cesarea Terme, ecco Porto Miggiano: una spiaggetta minuscola circondata da una falesia color ocra, che si butta in un mare dai colori caraibici. Per accedervi, lasciare la macchina presso il complesso Augustus Resort; la discesa avviene tramite una scala nella roccia, in teoria vietata dall'amministrazione locale per pericolo crolli. Oltre che sulla spiaggia, vicino al mare si può stendere l'asciugamano sugli scogli e i massi adiacenti. 

Porto Badisco


Porto Miggiano - foto Stefano Brambilla

4. CALA DELL'ACQUAVIVA
Mai visto un fiordo? Mai stati su un fiordo? Non preoccupatevi, in questo caso non serve infilarsi pile e gusci antivento per affrontare il freddo pungente di Norvegia. A Marina di Marittima si può benissimo affrontare l'ingresso tra due ali di roccia in ifradito, per poi godere di un bagno altamente panoramico e corroborante. L'acqua qui è splendida, ma sempre piuttosto fresca. Volevate essere in un fiordo, no?

Accesso a Cala dell'Acquaviva: direttamente dalla litoranea; parcheggi poco più a sud di Castro Marina. Presenza di una piccolissima spiaggia; per il resto, rocce.
Nelle vicinanze di Cala dell'Acquaviva: molti scogli, poche spiagge. 

Cala dell'Acquaviva - foto Stefano Brambilla

5. MARINA DI PESCOLUSE
Passiamo allo Ionio. Quattro chilometri di gioia sfrenata per bambini, nonni e genitori. A Pescoluse sabbia bianca, isolotti che fanno capolino dalla superficie del mare e fondali bassi bassi, per bagni rilassanti e momenti di gioco che continuano fino al tramonto. Molti i tratti attrezzati, altrettante le porzioni libere di sabbia dove stendere gli asciugamani.

Accesso a Marina di Pescoluse: si trova sulla costa ionica, a 10 km a nord di Santa Maria di Leuca. Accesso e parcheggio direttamente dalla litoranea. Il tratto denominato "Maldive del Salento" è il più affollato; procedendo verso nord, dopo l'Eden Agri Beach Salento, il tratto detto "Seychelles del Salento" è a volte un po' meno preso d'assalto. La spiaggia prosegue fino a Torre Pali, con diversi punti di accesso e di parcheggio lungo le dune; consigliabile camminare sulla sabbia per trovare l'angolo più adatto alle proprie esigenze.

Nelle vicinanze di Marina di Pescoluse: vedi punto 5. 

6. LIDO MARINI
È particolarmente agevole da raggiungere e il centro più vicino è Ugento, anche se la spiaggia si trova nel Comune di Salve. Già questo mette un più per chi vuole godere il mare con bambini e giocattoli al seguito. Ma a farne davvero un tratto di mare perfetto per le famiglie è la condizione dell’acqua, che di solito beneficia di qualche grado in più rispetto al versante adriatico.

Accesso a Lido Marini: direttamente dalla litoranea.
Nelle vicinanze di Lido Marini: appena a nord, la spiaggia di Torre Mozza, ugualmente bella. Tra le due, la spiaggia dog-friendly dei Paduli: cani e padroni la possono raggiungere proseguendo verso sud da Torre Mozza. 

Lido Marini - foto B. Ponzo/www.salentolink​.com

7. PUNTA SUINA
Più che le infradito servirebbero delle Plss, le scarpe che Armstrong utilizzo per il primo allunaggio della storia. Ok, accontentatevi di una scarpa chiusa ma non lasciatevi intimidire dal paesaggio lunare che vi accoglierà. Il sole qui brucia la roccia e il vento spande i profumi della macchia tutt’intorno. Che fare? Non c’è alternativa. Lasciarsi andare a lunghi e rilassanti bagni in un mare limpidissimo.

Accesso a Punta Suina: circa 10 km a sud di Gallipoli; accessibile da vari punti lungo la strada litoranea. 
Nelle vicinanze di Punta Suina: lido Pizzo, appena più a sud; o altrimenti la lunga e affollatissima spiaggia a nord, verso Gallipoli.

8. BAIA DI PORTO SELVAGGIO
Una verdeggiante pineta lambisce un promontorio roccioso che guarda a una piccola insenatura principalmente di ghiaia. È proprio la conformazione del tratto litoraneo che regala al mare riflessi cristallini. Siamo nel parco naturale regionale Porto Selvaggio e palude del Capitano, tra i tratti più integri dell'intero Salento.

Accesso a Porto Selvaggio: camminando nella pineta, ma soprattutto dal mare, grazie alle imbarcazioni che fanno la spola da Porto Cesareo. Come abbiamo detto, pochissima sabbia e molta roccia, ma colori del mare indimenticabili. 
Nelle vicinanze di Porto Selvaggio: a sud, le spiagge attrezzate di Padula bianca... ma è tutta un'altra storia.

9. TORRE CHIANCA
Incorniciata nell’area marina protetta di Porto Cesareo è il punto di partenza ideale per gli amanti delle immersioni.I suoi fondali sono infatti un vero museo sommerso. Si possono ammirare, senza affrontare particolari profondità, cinque colonne romane in porfido, finite in mare dopo il naufragio della nave che le trasportava.  

Accesso a Torre Chianca: appena a nord di Porto Cesareo, in un'area densamente popolata (e affollata). Varie cale separate da promontori rocciosi.
Nelle vicinanze di Torre Chianca: molti i lidi sabbiosi, tutti discretamente noti; vedi anche punto 10.

10. TORRE LAPILLO
Una spiaggia può anche ambire a essere democratica, tanto da poter destinare a ogni tipologia di bagnante appassionato il suo habitat preferito. Torre Lapillo in questo senso è un modello difficilmente replicabile. Sulla semiluna a nord di Porto Cesareo si distende una curva di sabbia chiara e fine che senza soluzione di continuità si infila sotto l’acqua cristallina come un soffice tappeto per decine di metri. In questo piccolo Eden si può scegliere l’assoluta tranquillità come la più dinamica delle animazioni balneari.

Accesso a Torre Lapillo: appena a nord di Torre Chianca (vedi punto 9).
Nelle vicinanze di Torre Lapillo: vedi punto 9; più a nord, le trasparenze di Punta Prosciutto (ma qui stiamo passando in provincia di Taranto). 
 

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