In un anno in cui - speriamo! - l'estate si passerà all'aria aperta, i nostri vicini di casa francesi si sono attrezzati per proporre percorsi e attrazioni dedicati allo "slow tourism", ovvero al turismo lento. Soprattutto nella regione della Francia più vicina all'Italia, denominata Provence-Alpes-Cote d'Azur, che come dice il nome stesso comprende sia la Provenza, sia la Costa Azzurra, sia un buon tratto di Alpi confinanti con il Piemonte e la Liguria. 

Abbiamo selezionato in questo articolo sette territori che offrono proposte di passeggiate, pedalate, visite di parchi e giardini, osservazione della natura: in poche parole, proposte per respirare aria buona in contesti splendidi e variegati, che vanno dalle trasparenze mediterranee ai 3000 metri del parco regionale del Quéyras. Sono tutte proposte fuori dai percorsi più battuti e verificate con gli operatori nella data in cui scriviamo; proposte quindi che ovviamente saranno valide compatibilmente con la situazione sanitaria: il consiglio è sempre quello di verificare attendibilità e aperture sui siti web indicati. 


La Calanque di Sormiou al tramonto - foto CRT PACA​

1. STRADE, GIARDINI ED ECOLODGE NELLE ALPES-MARITIMES

Iniziamo con il dipartimento Alpes-Maritimes, che è uno di quelli confinanti con l'Italia (Piemonte e Liguria). Un territorio eterogeneo e multiforme, visto che comprende le alte cime delle Alpi Marittime e il litorale mediterraneo di Nizza, Cannes e Antibes: gli abitanti locali dicono a ragione che si può sciare durante tutta la giornata e in novanta minuti prendersi un aperitivo fronte mare (non male come idea...). 
Un itinerario primaverile o estivo potrebbe per esempio percorrere un tratto della Route des Grandes Alpes (la Strada delle Grandi Alpi), un percorso realizzato dal Touring Club di Francia agli inizi del Novecento, che attraversa le Alpi francesi dal lago di Ginevra fino a Mentone. Le ultime tappe dell'itinerario, da percorrere in auto o in bicicletta (in quest'ultimo caso se si è parecchio sportivi), concentrano molti dei punti salienti del percorso prima che le Alpi arrivino al mare. Per esempio il lunare Col de la Bonette, a 2715 metri di quota: un paesaggio alpino spettacolare, in cui sentire ancora l'atmosfera di una montagna selvaggia, sferzata dai venti. 

Arrivati alla costa, il consiglio è quello di esplorare alcuni degli 80 giardini aperti al pubblico, creati tra Ottocento e Novecento da appassionati locali o stranieri trapiantati in Costa Azzurra. Giardini privati, uliveti e giardini esotici, parchi di musei e di castelli, orti di monasteri: ce n'è per tutti i gusti. Ad aprile, tra l'altro, dovrebbe partire la terza edizione del Festival des jardins (festival del giardini), che dura un mese e si svolge ogni due anni con l'obiettivo di celebrare il patrimonio naturale della regione. 

Agli appassionati di natura consigliamo anche un luogo davvero particolare: la Riserva dei Monts d’Azur, la prima in Europa ad avere come vocazione la reintroduzione di specie animali e vegetali che esistevano in Europa in epoca neolitica. Si possono effettuare safari tra bisonti europei e cavalli di Przewalski, fermandosi poi a dormire in un ecolodge dotato di tutti i comfort. Un'idea originale, che senz'altro piacerà alle famiglie con i ragazzi (e non solo).

Info: Route des Grandes Alpes; parchi e giardiniRiserva dei Monts d’Azur.


Camp de Fourches, Route des Grandes Alpes - foto Anthony Turpaud


Riserva Monts d'Azur - foto Marc Lapolla

2. LE PASSEGGIATE NELLA NATURA DI NIZZA
Se siete attratti da Nizza, la città più importante della regione e la settima di Francia per popolazione, sappiate che il suo territorio offre moltissime possibilità per stare all'aria aperta, magari camminando sul mare. Per esempio sul tratto cittadino del Sentiero del litoraleuna semplice passeggiata che permette di scoprire gli splendori della costa, tra gradini scolpiti nella roccia e passerelle in legno: si parte dalla spiaggia di Coco Beach e in meno di un'ora si esplora un magnifico tratto di Mediterraneo. Oppure sul Sentiero Costiero di Cap d'Ail, poco a est della città: si parte dalla piccola e incontaminata spiaggia della "Mala" e si cammina lungo il percorso che porta fino alla spiaggia "Marquet" alle porte di Monaco, tra i profumi della macchia mediterranea, il blu del mare, alcune misteriose rocce vulcaniche e le sontuose ville in stile Belle époque.

Recentemente è stata tracciata e segnalata anche una nuova passeggiata urbana, che permette di scoprire tutti i volti della città: il "Lou Camin Nissart". Si tratta di una escursione urbana di 42 chilometri, da effettuare in tre giorni, che attraversa le colline di Nizza fino alla Promenade des Anglais. In particolare, si parte dalla Promenade du Paillon per entrare nel cuore del tipico quartiere del Porto di Nizza e poi arrivare fino al Mont Alban, che offre uno splendido panorama a 360° sulla città di Nizza. Seguendo i segnali gialli e rossi, si scopre poi il Mont Vinaigrier, Saint Pancrace e Saint Roman de Bellet, prima di scendere da Magnan sulla Promenade des Anglais. Un modo insolito e del tutto spettacolare per esplorare la città.

Info: sentieri e passeggiate a Nizza/1sentieri e passeggiate a Nizza/2Lou Camin Nissart.


Nizza - foto CRT PACA​


Cap d'Ail, La Mala - foto CRT COTE D'AZUR FRANCE/Camille Moirenc​

3. NEL VAR, UNANUOVA PASSERELLA SOPRA LE GOLE
Continuando lungo la costa, ecco il dipartimento del Var, che ha come capoluogo Tolone. Due sono le mete imprescindibili per gli amanti della natura: le isole di Hyères, poco al largo della costa, con la storica riserva marina di Port-Cros; e le gole del Verdon, nell'interno, uno spettacolare canyon immerso nel verde della macchia mediterranea. Tuttavia, il territorio offre anche attrazioni meno note: come le gole di Trans-en-Provence, a metà strada tra il Verdon e Saint-Tropez.

Il paesaggio di queste gole, formato dal fiume Nartuby, è meno impressionante di quello del Verdon ma altrettanto suggestivo per il contesto, la qualità delle acque, le cascate, i piccoli villaggi. E a Trans-en-Provence nel 2021 è prevista l'apertura di una nuova attrazione: un ponte tibetano lungo 70 metri sopra le gole, una passerella sospesa che divertirà grandi e piccoli. Tra l'altro, ci sono vari motivi per soffermarsi in zona: il villaggio ospita una struttura unica in Europa, un "pozzo aereo" costruito nel 1931 con la funzione di condensare l'umidità. I locali consigliano anche di soffermarsi sulle belle vetrate della cappella di Saint Victor e di degustare le specialità provenzali nel ristorante La Grotte, ospitato in un'enorme e scenografica grotta vicino alle cascate.

Info: la Dracenie, area di Trans-en-Provence; turismo nel Var.


La nuova passerella sospesa di Trans-en-Provence, foto Francis Vauban


Trans-en-Provence

4. LO SPLENDIDO PARCO URBANO DI NÎ​MES
Proseguendo verso ovest e passate Marsiglia e la Camargue (che si estende per lo più nel dipartimento Bouches-du-Rhône) si incontra il dipartimento del Gard, che amministrativamente si trova già nella regione Occitania ma da sempre è legato a stretto filo con la Provenza. Qui è d'obbligo una visita a Nîmes, città arricchita da resti di epoca romana di grande importanza, tra cui un'arena perfettamente conservata; e il cui fascino si è accresciuto negli ultimi tempi grazie a un nuovo, favoloso museo dedicato alla romanità (qui il nostro articolo dedicato; quest'estate è prevista una nuova mostra dedicata al culto dell'imperatore, con vari pezzi provenienti dal Louvre e altri mai presentati al pubblico prima d'ora).

Tuttavia, rimanendo sul tema delle "vacanze verdi", Nîmes conserva anche uno splendido parco urbano, tanto apprezzato dai locali quanto poco visitato dai turisti: i maestosi Jardins de la Fontaine, tra i primi giardini pubblici d’Europa. È un piacere camminare tra gli alberi decidui e sempreverdi (lecci, cipressi, pini d'Aleppo, ulivi), scoprendo fontane, scalinate e i primi resti romani della città (il tempio di Diana) e poi salendo fino alla maestosa Tour Magne, un'antica torre gallo-romana, da cui si gode un bellissimo panorama. 

Info: turismo a Nîmes; passeggiata nei Jardins de la Fontaine.


Tour Magne, Nîmes​


Jardins de la Fontaine, Nîmes​

5. SAFARI IN CAMARGUE DA AIGUES-MORTES
Poco lontano da Nîmes​, sempre nel Gard, ecco Aigues-Mortes. Un'altra cittadina poco conosciuta, rispetto per esempio ad Arles o a Saintes-Maries-de-la-Mer, eppure altrettanto suggestiva: sia per il complesso murario, che la cinge totalmente, sia per il contesto ambientale in cui è inserita. Un mondo composto da saline, distese d'acqua, paludi, voli di fenicotteri, cavalli bianchi al pascolo: un lembo di Camargue, insomma, ma lontano dai luoghi più popolari e affollati. Ideale quindi programmare qualche giorno per esplorarla al meglio: per esempio con visite a piedi, in bicicletta, anche in jeep 4x4 fino al mare. In particolare, i safari con la bicicletta elettrica sono perfetti per tutta la famiglia: si percorrono piccole stradine e "vie verdi" dedicate alle due ruote, fermandosi per ammirare la fauna e anche per scoprire i prodotti regionali, come per esempio la focaccia di Aigues-Mortes, al profumo di fiori d'arancio. Si può programmare sia una visita autonoma sia con una guida esperta del luogo.

Altri mezzi per scoprire il paesaggio intorno ad Aigues-Mortes sono il cavallo (con cui per esempio si scoprono gli allevamenti dei tipici tori della Camargue) e la barca: alcune escursioni sono programmate al tramonto, per ammirare i cavalli bianchi che corrono nell'acqua... davvero uno spettacolo difficile da dimenticare. 

Info: tutti gli operatori turistici sono sul sito di Aigues-Mortes.


Aigues-Mortes © otaiguesmortes


Aigues-Mortes © otaiguesmortes

6. BICICLETTA TRA CAMPI DI LAVANDA IN VAUCLUSE E LUBERON
Torniamo di nuovo in Provenza, questa volta allontanandoci dal mare. Il dipartimento è quello del Vaucluse, una zona famosa per i campi di lavanda (ideali da ammirare tra metà giugno e metà luglio) e per la città di Avignone, che da sempre richiama grandi quantità di turisti. Ovviamente ci sono molti altri motivi per visitarlo, a partire dalla qualità della vita e dalla bellezza del paesaggio (il Vaucluse, tra l'altro, si colloca tra i primi dipartimenti francesi per le colture biologiche: vuoi per i 300 giorni di sole all'anno, vuoi per il soffio benefico del maestrale). 

Un modo ideale per esplorarlo è con la bicicletta: sono numerosissime le piste ciclabili e i percorsi segnalati per tutte le gambe. Per i più temerari e appassionati di percorsi itineranti, ci sono la salita al mitico Mont Ventoux o, in mountain bike, la Grande Traversata del Vaucluse, un itinerario che attraversa una grande varietà di paesaggi, proposto in mountain bike elettrica per coloro che preferiscono evitare le sessioni di trasporto. Ma per chi preferisce gite in giornata ecco altrettante proposte, a partire da un nuovo itinerario sviluppato intorno al bellissimo centro di Gordes, che passa anche da Oppède e Ménerbes: si tratta di 70 chilometri tra abbazie (quella di Sénanque è persa tra i campi di lavanda), mulini, piccoli paesi ombreggiati da platani, uliveti e vigneti... una sinfonia mediterranea. 

Nel Vaucluse è compreso anche il territorio del Luberon, in gran parte tutelato da un parco regionale, dove gli abitanti dicono "le immagini che avete della Provenza le trovate da noi!". In effetti, tra mercati in piccoli paesi, campi di lavanda, degustazioni di vino e di prodotti tipici... non si può dire che lo scenario sia poco suggestivo. Un altro tour da percorrere in auto o in bici (sono numerosi i punti di noleggio) è la Strada dei panorami, conosciuta per la grande varietà di scenari. Per esempio il panorama dal parcheggio della roccia di Bel Air a Gordes (sulla destra mentre si sale da Coustellet); quello dalle terrazze del castello di Lauris, con una bella vista sul giardino e sulla valle della Durance; la collina di Saint-Jacques a Cavaillon; quello sulla D100 tra Cabrières d’Avignon e Lagnes, con vista sul massiccio del Luberon, dalla pianura fino alle Alpilles. 

Info. Alla bicicletta in Vaucluse sono dedicati i siti Provence a velo e Velo Loisir Provence; mappe sul sito provenceguide, dove si trovano tutte le info sulla zona. Nello specifico, c'è anche un sito dedicato al Luberon: luberoncoeurdeprovence.com.   



Vaucluse e Luberon (nella foto in basso, il Sentier des Ocres a Roussillon) - foto Hocquel A./Vpa
7. UNA NOTTE TRA LE STELLE A SAINT-VÉRAN
Concludiamo il nostro itinerario nella regione tornando verso le Alpi, con il dipartimento Hautes-Alpes, di nuovo al confine con l'Italia (il confine è quello con il Piemonte del Sestriere e del Monviso). Ancora montagna, dunque. E una montagna davvero spettacolare, come dimostra il lago di Serre-Ponçon: non lontano da Gap, è uno dei laghi artificiali più grandi d'Europa e compie 60 anni proprio nel 2021. Uno scenario ideale per attività all’aria aperta, sull’acqua, sulla terraferma, in aria, dal parapendio al kitefoil passando per la randonnée. Un altro luogo magnifico tutto da scoprire è poi il parco regionale degli Ecrins, dove effettuare splendide passeggiate. 

Poco più a est, nel parco regionale del Quéyras, al confine con il Monviso, si trova invece uno dei villaggi più alti d'Europa: Saint-Véran, a 2042 metri di quota. Nel suo Comune, ancora più in alto, a 2936 metri d'altezza, ecco l'Osservatorio astronomico di Saint-Veran, una delle mete imprescindibili per chi ama i grandi spazi e i grandi silenzi: lo si raggiunge soltanto a piedi (4/5 ore in estate, 6 inverno con le racchette da neve o gli sci da scialpinismo), ma la fatica è ricompensata dal panorama, dal telescopio da 500 mm e soprattutto dal fatto che all'osservatorio si può pernottare. Sono infatti 12 i posti per trascorrere una notte indimenticabile, svegliandosi al mattino presto per ammirare il mitico "raggio verde" sulle Alpi. 

Info: lago di Serre-Ponçon; osservatorio di Saint-Veran; info generali sulla regione Provence-Alpes-Cotedazur


Osservatorio astronomico di Saint-Veran - foto G. Vallot​


Osservatorio astronomico di Saint-Veran - foto F. Amoros

INFO GENERALI
Ente del turismo francese, it.france.fr; pagina Facebook.

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