Una visita guidata in esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano alla scoperta di Mercato San Severino, l'ex gastaldato longobardo del principato di Salerno, successivamente feudo normanno. Testimoniano queste vicende il notevole Palazzo municipale di Carlo Vanvitelli, la Chiesa dei Minori Osservanti e il grande Castello feudale, tra i più importanti del Mezzogiorno.

Mercato San Severino: cittadina della valle del fiume Sarno. Fu importante gastaldato longobardo, poi feudo del normanno Turgisio dal quale discese la famiglia dei Sanseverino che ebbe molta parte nella storia napoletana. Da loro fu costruito il castello (sec. XI), a valle del quale sorse il primo nucleo del borgo per opera di Tommaso III Sanseverino; la cinta muraria che lo circondava fu conservata in efficienza in epoca sia angioina che aragonese. Nel 1552 Ferrante Sanseverino, ribellatosi al principe di Salerno, perse il feudo che fu confiscato dal regio demanio e dato nel 1556 a Ferdinando Gonzaga; in seguito appartenne ai Carafa e ai Caracciolo. L'abitato fu danneggiato dal terremoto del 1980. In posizione panoramica sorge il castello, costruito nel sec. XI. Altri monumenti rilevanti sono il settecentesco Palazzo Municipale del Vanvitelli e il complesso della chiesa dei Minori Osservanti (o di Sant'Antonio).

Castello di Mercato S. Severino: con una superficie di oltre 52000 mq, è la seconda fortificazione più grande in Italia. Fu la culla nativa della nobile famiglia dei Sanseverino, la più potente del Regno di Napoli al tempo degli Angioini e degli Aragonesi. Allo stato attuale, il complesso castellano è frutto di interventi datati dall'epoca Normanna (fine sec. XI) fino a quella Aragonese. Il sito si articola in tre cinte murarie o difensive al cui interno trovano posto sia strutture di carattere tipicamente militari, che ambienti destinati alla vita quotidiana dei suoi abitanti. La prima cinta, posta nella parte alta della collina del "Parco", a circa 365 m. s.l.m., racchiude il palazzo comitale, la cappella palatina o chiesa di Santa Maria de Castro, la cripta funeraria, la Piazza d'Armi, le botteghe metallurgiche, la chiesa di S. Nicola de Castro, conosciuta anche col nome di plebana o del popolo e una ulteriore chiesa di epoca Angioina da mettere in relazione, quasi sicuramente, con la nascita del convento dei frati Francescani nella valle Sanseverinese (odierna Chiesa di S. Antonio con annesso convento). L'area della seconda cinta è occupata in prevalenza dal borgo castellano. Ad oggi si contano oltre 100 unità abitative con annesse strutture ad uso comunitario, tra le quali segnaliamo: cisterne, depositi e quel che resta di un forno. Sempre in quest'area, occultata dietro la semitorre mediana, persiste la chiesa di S. Severino in Monte, la cui costruzione é attestata alla fine della seconda metà del secolo XI. La chiesa riveste un ruolo centrale nell'ambito della toponomastica locale, poiché in essa fu conservata la reliquia di S. Severino Norico, dalla quale prese il nome prima il Castello, poi il borgo sottostante (odierna Mercato S. Severino) e, infine, la stessa famiglia feudale. La terza cinta, invece, si sviluppa nella parte bassa della collina a circa 250 m. s.l.m. e la sua funzione è di carattere esclusivamente difensiva. Una massiccia torre circolare, provvista di cisterna e vani strombati per le armi da fuoco, è collocata al vertice di due cortine, di cui quella sud è rafforzata da sette torrette a pianta quadrata munite a loro volta di cisterne sottostanti e fori strombati per l'alloggio delle armi da fuoco. Un ingresso ricavato all'interno di questa centuriazione fu chiuso, molto probabilmente, all'epoca della funzionalità del sito, quando si volle rafforzarlo ulteriormente in vista di imminenti invasioni.

Ciorani – frazione di Mercato San Severino : Qui, S. Alfonso Maria dei Liquori “il più Santo dei Napoletani e il più Napoletano dei Santi “ invitato dal Barone Sarnelli si recò a cavallo di un asino nel 1736  e vi fondò la “Congregazione del SS. Redentore”. Qui su dono del Sarnelli, fondò il convento che tuttora custodisce tante sue tracce e che costituisce la casa madre della congregazione dei missionari Redentoristi. Visitare questo luogo è un piacere dell’anima, andare in quei corridoi, i viali del chiostro interno e del giardino, l’antico refettorio, visitare la Cella del Santo, l’oratorio, la Cappella del Capitolo, sembra in qualche modo essere alla presenza di tre santi che in questi luoghi hanno operato. Parliamo di Sant'Alfonso, San Gerardo Maiella e il B. Gennaro M. Sarnelli. Questo fu considerato “il campo base della sua attività missionaria” fino al 1751. Qui S. Alfonso pubblicò ben 16 delle sue 111 opere scritte e qui potremo ammirare i luoghi delle sue auto flagellazioni, la famosa quercia, i suoi dipinti la Sua biblioteca, il torchio “stringitore”, le cantine.

Come arrivare:

Ore 9.30 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso il Palazzo Municipale piazza E. Imperio 6 – Mercato San Severino (Sa).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma

Ore 9.30 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) presso il Palazzo Municipale piazza E. Imperio 6 – Mercato San Severino (SA).

Incontro con il Sindaco, dr. Antonio Somma, per i saluti istituzionali.

Breve visita alla “Ministruttura Museale”, che nasce come supporto al Parco Naturalistico Archeologico Regionale del Castello dei Sanseverino, che attraverso scavi, sin dal 1985 ha fornito i reperti che oggi vi si conservano.

Trasferimento in auto al Castello, arrivo e visita guidata.

Trasferimento in auto alla frazione dei Ciorani per la visita guidata al Protoconvento dei Padri Redentoristi.

Ore 13.30 : Pranzo presso i Padri Redentoristi.

Quote di partecipazione:

Soci         €  22 a persona

Non soci  €  25 a persona

Prenotazioni : esclusivamente a mezzo email salerno@volontaritouring.it

Trasporti : mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita :

Socio Attivo Alfredo Salati 347.5744057

Guide : locali

Partecipanti : max 30 persone

La quota comprende : la visita guidata come descritta, il pranzo presso i Padri Redentoristi, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione : La manifestazione prevede una contribuzione da corrispondere al momento del raduno dei partecipanti per la copertura dei costi della visita guidata e per il pranzo.

Le prenotazioni sono aperte.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

La manifestazione si effettua anche  in caso di pioggia.

Il Club di Territorio di Salerno del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del Tci e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi  i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.