In esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano una giornata dedicata ai luoghi storico culturale di Alife, ricco di testimonianze storiche ed archeologiche di età sannitica, romana e medievale.

In collaborazione con l’associazione Cuore Sannita di Piedimonte Matese.

Alife si presenta come un’elegante borgo agricolo che si palesa allo sguardo con le imponenti mura romane con gli attraversamenti di Porta Piedimonte, Porta Fiume e Porta Roma che ci accompagnano verso il centro cittadino. Il Centro storico, completamente circondato dal rettangolo delle Mura Romane di epoca sillana (I sec. a.C.), conserva la tipica conformazione urbana del castrum, strutturata su cardini e decumani.

L’anfiteatro: l’anfiteatro di Allifae, la cui esistenza era nota solo dalle fonti storiche, è stato individuato osservando le foto aeree della porzione orientale della città fuori dalle mura: il colore e il rigoglio dell’erba cambiavano, in quella zona, mostrando una serie di setti radiali che disegnavano la metà di un ovale.  Lo scavo, durato due anni, ha messo completamente in luce le fondazioni dell’anfiteatro e parte dell’alzato e ha permesso di rileggere il monumento più grande dell’Allifae romana: la struttura, a pianta ovale aveva una superficie di 7.500 metri quadrati. L’altezza dell’edificio può essere solo ipotizzata ma, probabilmente, era compresa tra i 12 e i 20 metri. L’anfiteatro costruito con molta probabilità in età augustea non ebbe vita facile; venne ristrutturato in due occasioni, in età claudia (41-54 d.C.) e nel secondo secolo d.C. e de-funzionalizzato nel quinto secolo d.C. quando fu utilizzato, in parte, come necropoli.  Nel periodo medievale si avviò la completa destrutturazione del monumento, prima per realizzare precarie abitazioni, poi impiantando al centro dell’arena una grande fornace per trasformare i blocchi calcarei del rivestimento dell’anfiteatro in calce.   Tale attività può forse essere collocata cronologicamente nel periodo di riorganizzazione urbana operato dai conti Normanni dopo il 1060.  Nel tredicesimo secolo la struttura era stata praticamente demolita.

Mausoleo degli Acilii Glabriones: si erge a 130 metri dalla porta orientale di Alife, lungo la via che conduceva a Benevento. Questo mausoleo funerario, nonostante l’aspetto attuale non gli renda il giusto onore, aveva in età romana ben altre sembianze essendo costituito da un alto tamburo cilindrico di 6 metri di altezza che s’innalzava su di un podio completamente rivestito di lastre di calcare finemente decorate da fregi.  Se la parte esterna ha subito l’ingiuria del tempo e dell’uomo, la parte interna si è conservata perfettamente: la camera funeraria, nelle cui pareti si aprono otto nicchie con archi in laterizio per ospitare i sarcofagi, è coperta da una bellissima cupola semisferica.

Criptoportico: monumento tra i meglio conservati della città, è ubicato nella parte orientale dell’antico centro urbano, in corrispondenza dell’area denominata Quarto Castello. La struttura voltata a botte, in cementizio di ghiaia, è a tre bracci (bracci minori 17,50 m; braccio maggiore 44,50 m) suddivisi da trentuno pilastri composti da tegole allettate in abbondante malta. Le navate interne si caratterizzano per la presenza di ventuno aperture “a bocca di lupo”, concepite per l’illuminazione degli ambienti, completamenti ipogei. Gli scavi, condotti nel 2007, hanno permesso di recuperare, da un lato, le strutture architettoniche antiche e, tra l’altro, di evidenziare le fasi di utilizzo del Criptoportico a partire dalla sua nascita fino al XX secolo, periodo in cui alcune aree del complesso furono impiegate come rifugio antiaereo.

Museo Archeologico dell’antica Allifae: occupa un salone e una sala all’interno di un edificio moderno di proprietà del comune di Alife. Aperto nel 2004, è allestito con i reperti di una necropoli, databile dal VII al IV secolo avanti Cristo, rinvenuti in occasione dei lavori per l’allargamento del cimitero di Alife. La sala ospita anche reperti provenienti da altre due necropoli: quella di Croce Santa Maria, scavata nel 1907, e quella di località Cona d’Oro. Una parte dei bellissimi reperti: vasi, cinturoni in bronzo e monili è stata recuperata dal Museo nazionale di Napoli ed esposti ad Alife.

Cinta muraria e le quattro porte: l’impianto castrense della città, caratterizzato dalla pianta rettangolare cinta da mura e organizzato sull’incrocio ortogonale delle due strade principali, il decumano massimo, lungo circa 540 m e il cardo massimo, lungo 410 m, conserva ancora, all’incrocio tra assi viari e mura, le porte urbiche.

- Sul lato ovest si apre la Porta Roma; dei 2 bastioni a pianta quadrata che la difendevano rimane solo quello a nord, quello a sud fu smantellato nel secolo scorso. 

- Sul lato sud si apre la Porta Fiume, la meglio conservata delle quattro, le torri esterne sono state inglobate in abitazioni private e, il suo aspetto attuale, che risale al medioevo, ha goduto di un bel restauro negli anni scorsi. 

- Sul lato est si apre Porta Napoli, detta anche Porta Beneventana, insistendo sulla strada che conduceva a Benevento, è quella meno conservata, l’aspetto attuale, risalente in parte al medioevo, ha subito rimaneggiamenti anche in età moderna.

- Sul lato nord si apre Porta Piedimonte, che conserva gli stipiti di età romana realizzati in blocchi di calcare. È invece perduto l’arco.  Le torri quadrate sono state inglobate in abitazioni private e conservate anche se le cortine murarie sono state ampiamente rimaneggiate.

Come arrivare:

– Ore 10   Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso il Municipio di Alife – Piazza della Liberazione – Alife (Ce).

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma

# Ore 10.00 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso il Municipio di Alife – Piazza della Liberazione – Alife (CE). Saluti istituzionali.

Visita all’Anfiteatro, quindi al vicino Mausoleo degli Acilii Glabriones ed infine al Criptoportico.

# Ore 13.00 : Pranzo  libero  o  presso  il  ristorante “L’Antico Casale” – via A. Gramsci – Alife – raggiungibile con auto propria – prenotazione libera a carico dei singoli partecipanti – per prenotare telefonare al numero 0823 918088 – 340 226 6193 – al costo di 25 euro a persona – con il seguente menu: Antipasto (zuppa di cipolla alifana, patate e fagioli), Primo (a scelta tra lasagna tradizionale napoletana oppure bigoli, melanzane, provola e speck), Secondo (lombo di suino nero casertano con osso, patate al forno, insalata verde), Dessert (dolce millefoglie con crema al limone e amarena), acqua minerale, vino aglianico, falanghina, caffè, digestivi.

# Ore 15.00 : Ritorno al parcheggio  del  Municipio  per  visitare  il   Museo Archeologico di Alife e successivamente, con una passeggiata alle mura romane della cittadina, le porte di accesso.

# Ore 17.00 : Termine della manifestazione.

Contributo di partecipazione:

– Soci           € 2,50

– Non soci   € 5,00

Quota per il pranzo:

25 euro a persona, da pagarsi direttamente all’Agriturismo da parte dei singoli partecipanti.

Il contributo di partecipazione comprende : la visita guidata, le spese organizzative del Club di Territorio, l’assistenza del Volontario accompagnatore e l’assicurazione per la responsabilità civile.

Prenotazioni: a mezzo email gabrieledidino@gmail.com

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: socio Gabriele Di Dino 376 058 0468

Guide: a cura dell’Associazione Cuore Sannita di Piedimonte Matese

Partecipanti: massimo 30 persone

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:

Le prenotazioni sono aperte e si chiuderanno mercoledì 4 maggio.

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.

Il Club di Territorio Terra di Lavoro del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi  i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi.