Per i pomeriggi Touring 2023, XIII edizione, con il Patrocinio della Fondazione Carivit e in collaborazione con Fidapa, Associazione Culturale “Nimpha” e Inner Wheel, presso la sala Conferenze del Museo della Ceramica di Palazzo Brugiotti, il Prof. Fulvio Ricci terrà una conferenza per presentare la figura del pittore viterbese Antonio del Massaro detto il Pastura, attivo nella seconda metà del XV secolo e all'inizio del XVI.

Il pittore (Viterbo, metà XV sec.), dopo modeste esperienze nella sua città, ancora legate agli schemi pittorici tardo medioevali, cercò di aderire con esiti incerti alle nuove idee rinascimentali influenzate dalla scuola umbra di Gentile da Fabriano e Pietro della Francesca e da quella toscana riferita a Benozzo Gozzoli, presente a Viterbo nel 1453 per un ciclo di affreschi andato perduto nella chiesa di Santa Rosa.
Ebbe fortuna a Roma nella bottega del Pinturicchio, tanto da entrare nella squadra guidata da Melozzo da Forlì per la fondazione nel 1478 dell’Accademia di San Luca, sostenuta e finanziata da Sisto IV. Per Antonio da Viterbo, come veniva chiamato negli ambienti romani, fu così facile accreditarsi presso autorevoli committenti.
 
La sua fama gli consentì, di ritorno a Viterbo, di eseguire per conto di Pietro Paolo e Margherita Guizzi (due Corsi arricchitisi con l’arte della lana) il suo capolavoro pittorico, il Presepio (oggi al Museo Civico) dove raggiunse il massimo dell’armonia, soprattutto nel pastore che offre l’agnello, attorcigliato intorno al collo. Dal 1479 fu a Orvieto dove lasciò tracce significative al Duomo (nel Coro e nell’altare dell’Annunciazione). Addirittura entrò nella schiera dei papabili per gli affreschi della cappella di San Brizio, poi affidati a Luca Signorelli.
 
Il Viterbese, come lo chiamavano (era conosciuto anche come il Pastura), realizzò agli inizi del Cinquecento un ciclo di affreschi (in parte danneggiati da un successivo incendio) nella cappella maggiore della Cattedrale di Corneto (oggi Tarquinia): notevoli le figure di Profeti, Sibille, l’Incoronazione della Vergine e la Nascita della Vergine completate da altre come il Cristo condotto al Sepolcro, l’Incontro di S. Gioacchino e S. Anna e una Madonna col Bambino. Tornato a Viterbo eseguì, tra l’altro, nell’atrio di Palazzo Chigi un affresco della Madonna col Bambino.

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Ingresso libero sino ad esaurimento posti

Per informazioni:
VINCENZO CENITI
Gruppo Consolare di Viterbo del Touring Club Italiano
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