TRIORA LITHA - Il solstizio d'estate
Ci trova nel momento in cui il sole raggiunge il punto massimo di declinazione (22-23 giugno) dando vita al giorno più lungo dell’anno. Un giorno di festa, di positività di allegria, di musica e balli, di condivisione e di riti antichi.
Talmente antichi che sono comuni a molte culture nel mondo, comprese quelle sudamericane. Questo perché risalgono al substrato sciamanico che è originario per quasi tutte le Culture. Un ricordo delle origini della Comunità umana, della tribù, dei piccoli gruppi umani.
È un evidente rito di passaggio, in cui è protagonista il fuoco.
Il fuoco giunge fino al centro della Comunità, come buon auspicio e positività. Il ruolo del fuoco è comune ancora oggi in molte festività liguri, perché la Liguria è uno spazio che conserva il ricordo di riti ancestrali. La cristianità si sovrappone a questo momento, lo fa proprio. Non a caso il 24 giugno si celebra San Giovanni Battista e il fuoco viene acceso anche in questa occasione. San Giovanni Battista è patrono di Genova, di Torino e non solo. Triora è al centro di questo collegamento. Il fuoco è suo.
Il programma è racconto, narrazione, azione, coinvolgimento.
Il percorso risulta evocativo e simbolico. Il fuoco propizia l’estate che arriva, e che a Triora rende il raccolto necessario per affrontare un lungo inverno.
Il fuoco giunge al centro dell'abitato da quattro punti diversi (avamposti Nord, Sud, Est, Ovest). Ognuno di questi rimanda ad una specifica caratteristica, storia o simbologia del paese, è questo il “CAMMINO DEI QUATTRO FUOCHI”
1) Avamposto dell'Est - La Cabotina, “Casa di Boeto”, fuori le mura, luogo defilato, indicato a suo tempo quale punto di riunione femminile e dunque indicato negativamente durante la caccia alle streghe. In realtà, un abitazione ridotta a misero casolare.
2) Avamposto del Sud - Bruciati, di fatto in relazione al quartiere popolare di Triora, che era giunta a contare 6000 abitanti, capitale di un entroterra ligure occidentale. Era anche il quartiere simbolo di pestilenze e difficoltà, sempre colpito durante i periodi più difficili e quindi simbolo di resistenza.
3) Avamposto dell'Ovest - Piazzetta strega, ai margini dell’insediamento, spazio di accoglienza, vicino a strutture che danno significato a Triora capitale, come l’ospedale. È vivo il collegamento alla viabilità antica a moderna.
4) Avamposto del Nord - Piazza castello. Il punto fortificato sommitale condensa millenni di storia, se si pensa a Triora come insediamento difensivo ligure preromano. E poi, dal Medioevo in avanti, è ragione della natura strategica per il passaggio fondamentale tra il mare, i monti, il cielo.
Qui si accende la ruota solare che condurrà il fuoco al centro della comunità: La Piazza; dove la festa entrerà nel suo momento ludico con musica, balli e convivialità.