Visita con la storica dell’arte Martina Dei
Il primo insediamento dei Domenicani a Siena nacque nel 1221 un anno prima della morte del fondatore dell’ordine Domenico di Guzman.
Proprio questa data si può ancora leggere sotto la Maestà di Guido da Siena conservata all’interno della Basilica di San Domenico. A lungo considerata la più antica testimonianza del rinnovamento dell’arte senese verso forme più naturalistiche, la tavola è stata oggi più correttamente riportata alla seconda metà del Duecento. L’opera infatti subisce l’influenza del pittore fiorentino Coppo di Marcovaldo, prigioniero a Siena, dopo la battaglia di Montaperti del 4 settembre 1260. Numerose sono inoltre le tavole del Quattrocento di artisti come Matteo di Giovanni o Francesco di Giorgio che permettono di ben comprendere l’approccio tutto senese al Rinascimento.
Spicca su tutto la cappella dedicata a Santa Caterina da Siena nella quale è conservata la reliquia della testa della santa. Portata da Roma pochi anni dopo la sua morte, la reliquia sfuggì miracolosamente ad un incendio nel 1531. Pochi anni dopo la cappella fu affrescata da Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma e da Francesco Vanni con alcuni episodi della vita di Santa Caterina di grande valore artistico. A memoria della presenza della santa nella basilica c’è poi la cappella delle Volte, antico luogo di preghiera delle terziarie domenicane delle quali Caterina faceva parte. Qui è presente l’importante affresco di Andrea Vanni, suo discepolo, che la raffigurò insieme ad una devota. Vista la vicinanza temporale dell’affresco agli anni della vita della santa, si pensa che il volto della santa sia un suo ritratto veritiero.
Programma
Ore 10.45 Incontro in p.zza San Domenico 1 – Siena, davanti all’ingresso della Basilica
Ore 11.00 Inizio della visita guidata
Ore 12.30 Termine della visita
Basilica Cateriniana di San Domenico
p.zza San Domenico 1 – Siena
Prenotazioni:
Dal 26 gennaio al 2 febbraio
– tel. 335/6064898
– federigo.sani@gmail.com
Quota di partecipazione:
Contributo libero

