In esclusiva per gli iscritti e gli amici del Touring Club Italiano ci ritroveremo a San Tammaro (CE) per conoscere la Canetteria e il modello di azienda agricola portato avanti dai Borbone nella Tenuta Reale di Carditello.
IL REAL SITO DI CARDITELLO E LA CANETTERIA.
La dinastia Reale dei Borbone di Napoli fece costruire una serie di edifici che svolgevano differenti funzioni nel Regno delle Due Sicilie. Le più note sono sicuramente il Palazzo Reale di Napoli, la Reggia di Capodimonte, la Reggia di Portici e la Reggia di Caserta. Gli edifici dei siti Reali erano ventidue e molti di questi sono sconosciuti alla maggior parte della popolazione; tra questi c’è anche la Reale Tenuta di Carditello, detta anche Reggia di Carditello. Le terminologie utilizzate per questi siti Reali non rispecchiavano il reale ruolo che avevano ed erano molto più di un semplice luogo di riposo e svago o tenute di caccia, molto spesso si trattava di vere e proprie aziende modernissime frutto di un’espressione imprenditoriale in voga e all’avanguardia per quei tempi.
La Reale Tenuta di Carditello, in particolare, era una vastissima porzione di territorio di Terra di Lavoro (altrimenti detta la Piana Campana o Campania Felix), delimitata a nord dal corso naturale del Volturno, a est dai monti Tifatini, a sud col fiume Clanio, oggi chiamiamo Regi Lagni e ad ovest dal mare stesso, il Tirreno. Il termine probabilmente deriva dal fatto che il luogo prima era talmente infestato da piante di cardi, da rendeva impossibile l’accesso, anche a cavallo. Da qui è probabile l’origine del toponimo della zona.
Il Real sito di Carditello ebbe origine nel 1744, quando Carlo III di Borbone decise di impiantare un nuovo allevamento di cavalli sul fondo del conte di Acerra (o conte di Cerra); fra il 1745 e il 1816, una serie di acquisti di terre formarono una proprietà di 2.000 ettari circa. Più tardi Ferdinando II ampliò attività con mandrie di vacche, bufali e cavalli di razza ed ordinò che una schiera di popolani si dedicasse a tali attività, dando indicazione per la lavorazione di prodotti caseari. Naturalmente non vi veniva trascurato l’esercizio della caccia, grande passione del sovrano. Nel 1787, Ferdinando IV (poi Ferdinando I Re delle due Sicilie) affidò a Francesco Collecini, brillante allievo del Vanvitelli, la costruzione del Real Casino: un complesso di fabbriche comprendente un casino di caccia ed edifici da adibire alle attività agricole e all’allevamento, una sorta di villa - masseria che, però, fosse degna del Real Proprietario. Collecini creò una grande corte rettangolare al cui centro prospetta la palazzina reale, che diventa il punto nodale del complesso, suo centro ideale e di attrazione.
Tre viali di accesso conducono alla palazzina centrale; quello centrale diretto a sud, verso il Clanio, direzione Aversa conduce alla Masseria Sant’Antonio e ai Mulini di Sant’Antonio. La Tenuta Sant’Antonio, attualmente di proprietà Magliulo, è formata da una Torretta ed una casa con adiacente chiesetta dedicata a Sant’Antonio Abate. La torretta di forma ottagonale riportata nei registri storici come “La torretta del Cervo”, serviva per uso della famiglia Reale. Si sviluppava su due livelli che si accede con una scala interna. Al fianco della descritta torretta vi è un fabbricato che prima era addetto alla manipolazione dei latticini e al ricovero dei pastori per custodire le diverse specie di animali, tra cui i cani del re. Da qui il nome di Canetteria. Vi è anche una cappella dedicata a Sant’Antonio Abate con effige della beata Vergine delle Grazie, dove venivano benedetti gli animali. A poca distanza dalla Torretta vi è una stalla con due mandrie dove vi sono due abbeveratoi con fontane per uso degli animali. Tali strutture conservano le caratteristiche della prima fase costruttiva e contribuiscono segnare l’immagine complessiva dell’assetto agrario della tenuta Reale.
L’azienda vitivinicola Magliulo ed il progetto vitivinicolo a Carditello
La Cantina Magliulo da quattro generazioni produce a Frignano, nella storica cantina scavata nel tufo diverse tipologie di vino, tra le quali annoveriamo il mitico Asprinio ottenute dalle omonime uve, coltivate in filari di viti di altezza di 10 - 15 metri spesso maritate a tutori vivi come olmi e pioppi. Il vino che si ottiene esaltato da Soldati e Veronelli che ne descrissero le particolari note agrumate e la grandissima freschezza si presta particolarmente alla spumantizzazione.
Oggi l’azienda Magliulo nei terreni della Tenuta Reale è impegnata in un progetto di recupero e valorizzazione dei vitigni cari ai Borbone.
programma di massima
# Ore 10.30 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso l’ingresso principale del Real Sito di Carditello – San Tammaro (CE).
Saluti istituzionali.
Trasferimento (mezzi propri) alla Canetteria e visita guidata.
# Ore 12.30 : Degustazione guidata dei vini della Azienda Agricola Vitivinicola Magliulo accompagnati da stuzzicherie e tagliere di formaggi, salumi, focacce e rustici – al costo di 15 euro a persona.
Ore 14.30 : Termine della manifestazione.
Contributo di partecipazione:
– Iscritti Tci € 8,00 a persona
– Non Iscritti € 10,00 a persona
Degustazione:
15,00 euro – da pagare direttamente all’Azienda Vitivinicola Magliulo
Il contributo di partecipazione (da versare all’arrivo, il giorno della manifestazione) comprende le visite guidate alla Reggia di Carditello e alla Canetteria, le spese organizzative del Club di Territorio Terra di Lavoro, l’assistenza del Volontario Touring, l’assicurazione per la responsabilità civile.
Prenotazioni: a mezzo email msanza60@gmail.com
Trasporti: mezzi propri
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Volontario TCI Mario Sanza 335 121 9546
Guide: locali
Partecipanti: massimo 30 persone
Condizioni di partecipazione:
Le prenotazioni sono aperte fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il Volontario Touring accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario e di annullare / rinviare la manifestazione in caso di pioggia.
Il Club di Territorio “Terra di Lavoro” del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per gli iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi in via eccezionale i non iscritti perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi.










