Una visita guidata in esclusiva per gli Iscritti e gli amici del Touring Club Italiano a Sacco, un piccolo e interessante paese dell’Alta Valle del Calore, ricchissimo di storia. La parte abbandonata (Sacco Vecchia) è nei pressi della gola del fiume Sammaro. Il centro abitato è ricco di suggestivi vicoli, di antichi palazzi, con la chiesa di San Silvestro papa, ricostruita nel 1756.
SACCO: disteso in posizione sud occidentale alle falde del massiccio roccioso del Monte Motola, il paese segna la linea di confine tra il Cilento ed il Vallo di Diano. Vicino, s'innalza il Monte Pruno. Sacco dista 86 km da Salerno, fra le località più interessanti la Sella di Corticato, il valico fra il Cilento e il Vallo di Diano. Confina con Roscigno, Corleto Monforte, San Rufo, Teggiano, Piaggine, Laurino. L'altitudine minima del territorio comunale è mt. 279 mentre raggiunge la massima di mt. 1.700 con il monte Motola. La storia inizia intorno all’anno 1000 a.C. sul borgo antico chiamato Sacco Vecchio. Di questo periodo sono le capanne oggi presenti solamente con la base in muratura a secco in numero di circa 60.
SACCO NUOVO: insediamento nato non per aggregazione temporale lungo assi viari principali, ma con una precisa volontà di assegnare a una popolazione numerosa degli spazi abitativi sufficienti. Interessante a riguardo è lo studio della pianta della parte più antica del paese, che ha una struttura a graticola, costituita da vie trasversali aperte a mezzogiorno che partono da due vie a semicerchio ad abbracciare la parte alta e la parte bassa del paese, mentre una via longitudinale divide in due l’agglomerato ricevendo le vie trasversali. Questa struttura fa capire che Sacco fu fondato con un piano edilizio particolare per rispondere in tempi brevi alle esigenze di una intera comunità che si era spostata da Sacco Vecchio distrutta da eventi naturali avversi, come scrive il presbitero Pascale o da eventi belligeranti, come recita la notizia dell’abate Francesco Sacco.
CHIESA DI SAN SILVESTRO PAPA: costruita nel 1756 sulla chiesa del 900 è a tre navate. È la chiesa più grande di tutta la diocesi di Vallo della Lucania. Le navate laterali contengono le cappelle private coperte da volte a botte che poggiano su quattro archi a tutto sesto. La navata centrale è delimitata da sei (tre per lato) grandi colonnoni quadrangolari uniti in alto dagli archi a tutto sesto, che fronteggiano gli altari delle cappelle private e ne sormontano gli ingressi. Su questi colonnoni e sopra i due possenti, che sostengono l’arco trionfale, poggia l'arcatura lamica a tutto sesto che copre tutta la navata. Le immense volte e i possenti archi sono le parti architettoniche più importanti e appariscenti di tutta la struttura. Gli stucchi e le decorazioni interne sono di stile barocco; i disegni da essi rappresentati danno una armonia e un colore a tutto l'immenso spazio. La cupola di tipo michelangiolesco poggia sull’arco di trionfo, sull’arco dell’abside centrale e sui due archi mediali del transetto.
SORGENTI DEL SAMMARO: Il Sammaro è uno dei principali subaffluenti del Calore Salernitano ed è inserito in una zona ricca di emergenze naturalistiche e ambientali. Partendo da Sacco e scendendo per una strada sterrata si raggiunge la riva sinistra del fiume e subito può apprezzarsi l’impetuosità delle sue acque che andranno a confluire prima nel Ripiti, poi nel Fasanella e infine nel Calore, sotto Castel S. Lorenzo. Dopo un’area pic-nic, un breve e comodo sentiero conduce alle sorgenti, circondate da una folta vegetazione, costituita per lo più da macchia mediterranea. Piccoli sentieri e ponticelli di legno accompagnano, in questo tratto, l’irruento scorrere delle acque limpidissime dove vive ancora indisturbata la lontra. La suggestione del sito è aumentata dal ponte a campata unica che sovrasta la sorgività delle acque; costruito nel 1950 per collegare Sacco alla provinciale che passa anche per Roscigno. La presenza delle sorgenti del Sammaro ha favorito, in età preistorica, un insediamento in grotta. La grotta, nota come Grotta Grande di Sacco o Grotta di Jacopo, a un centinaio di metri dalle sorgenti, è stata abitata da una comunità pastorale tra il XV e il XIV sec. a.C., in piena età del Bronzo.
programma di massima
# Ore 10.15 : Raduno dei partecipanti (con mezzi propri) in Piazza Olmo (possibilità di parcheggio) – Sacco (SA).
Saluti dell’Amministrazione Comunale di Sacco.
Visita guidata al centro storico e alle chiese di Sacco.
# Ore 13.00 Trasferimento in auto (mezzi propri) e pranzo presso il ristorante “Le Scintille” via Trinità 1 – Sacco – al costo di 25,00 euro a persona – con il seguente menù: Primo (a base di pasta fresca (fusilli, tagliatelle o ravioli), con sughi (spezzatino, ragù, porcini)), Secondo (Spezzatino di vitello o roast beef al forno o al sugo con contorni (insalata verde, fagiolini, patate al forno)), Dessert (Dolce), acqua minerale, vino locale, caffè e amari.
Per prenotare il pranzo contattare il Club di Territorio di Salerno salerno@volontaritouring.it
# Ore 15.00 Dopo il pranzo, dopo aver lasciato le auto a bordo strada, camminata di circa 20 – 30 minuti per raggiungere e visitare le sorgenti del Sammaro.
# Ore 17.00 Termine della manifestazione.
Quota di partecipazione:
– Iscritti Touring 2,50 €
– Non Iscritti 5,00 €
In aggiunta per chi sceglie il pranzo 25,00 € euro a persona
Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email salerno@volontaritouring.it
Trasporti: mezzi propri
Volontari Touring accompagnatori e telefoni attivo il giorno della visita: Rosi Di Stasi 3663559539
Console Secondo Squizzato 3480134049
Guide: locali
Partecipanti: massimo 30 persone
La quota comprende: le visite guidate come descritte, il pranzo, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.
Per prenotare il pranzo contattare il Club di Territorio di Salerno: salerno@volontaritouring.it
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione:
Le prenotazioni sono aperte.
Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.
Il Club di Territorio di Salerno del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non Iscritti Touring perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, iscriversi al Touring.