Lezione in visita TCI Venezia
Giornata dedicata alle architetture di Carlo Scarpa nel territorio e alla visita del Museo Gypsotheca Antonio Canova
Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, tomba Brion ad Altivole.
Sabato 14 Maggio 2022
Gypsotheca Canoviana di Possagno (TV) ore 10.15
La visita alle collezioni del Museo sarà condotta dalla Direttrice del Museo, Dr.ssa Moira Mascotto.
Dopo aver delineato i punti salienti della biografia di Canova, verrà spiegata la sua tecnica scultorea e approfonditi i contenuti storico-artistici di alcuni capolavori che hanno segnato la sua carriera decretandone la fortuna appartenenti alla collezione di Possagno.
L’appuntamento sarà anche un'occasione per ripercorrere i passaggi storici della sua eredità e per condividere alcuni progetti volti a celebrare i 200 anni della morte dell'Artista.
La lezione di architettura sarà tenuta dall’Arch. Guido Pietropoli
Alla morte di Antonio Canova (1° novembre 1757 - 13 ottobre 1822) tutti i modelli originali in gesso, i bozzetti e altre opere furono trasferiti dallo studio di Roma a Possagno, paese natale dello scultore.
Il Sartori, fratello uterino di Antonio Canova, pensò di riproporre l’esposizione delle opere così come si trovavano all’interno dell’atelier romano e fece costruire nel giardino della casa un edificio basilicale su progetto dell’arch. Francesco Lazzari (1791 /1871). La costruzione ebbe inizio nel 1834 e si concluse nel 1836 mentre l’allestimento fu completato nel 1844.
Nel 1957, secondo centenario della nascita dello scultore, fu inaugurata la nuova ala progettata da Carlo Scarpa su incarico della Soprintendenza e in essa hanno trovato l’attuale disposizione molte opere che non era stato possibile esporre nella basilica del Lazzari.
All’epoca Carlo Scarpa aveva cinquantuno anni ed era autore di alcuni importanti restauri e sistemazioni museali (restauro dell’edificio di Cà Foscari sede dell’ Università di Venezia d’economia e commercio e lingue straniere, Galleria Nazionale di Sicilia a Palazzo Abatellis a Palermo, restauro e allestimento delle Gallerie dell’Accademia di Venezia…) del Negozio Olivetti in piazza San Marco e di progetti di numerose mostre d’arte antica e moderna tra cui le edizioni delle varie Biennali di Venezia.
Il complesso canoviano di Possagno consta attualmente dell’edificio storico della casa natale dello scultore, del giardino, della basilica del Lazzari, dell’ala scarpiana e di un edificio ipogeo realizzato nel 1992 su disegno dell’arch. Luciano Gemin.
Brevi note sull’ala scarpiana
L’ala scarpiana è costruita sul lato destro della basilica, senza accostarvisi, e consta di un corpo allungato su cui è innestato un volume prismatico di altezza maggiore rispetto al corpo a pianta trapezoidale che termina con una vetrata e una vasca d’acqua rivolta verso il panorama. La pavimentazione in pietra di Aurisina segue l’andamento digradante del terreno ed accoglie i modelli canoviani disposti in forma apparentemente libera ma in effetti attentamente calcolata. Particolare cura è stata dedicata agli intonaci interni e all’illuminazione naturale che si giova di un ricco repertorio di aperture con luce zenitale, con forme a nastro e, soprattutto con le quattro finestre angolari della sala maggiore. Scarpa è così riuscito a creare l’atmosfera dell’atelier del Canova senza ricorrere a artifici vernacolari ma immettendo il visitatore nella luce e nel fervore d’opera dello scultore quasi egli si sia momentaneamente allontanato dal suo studio.
Memoriale Brion a San Vito d’Altivole, Via Brioni (TV) ore 14.30
Il memoriale Brion fu commissionato a Carlo Scarpa da Onorina Tomasin vedova di Giuseppe Brion e dal figlio Ennio dopo la morte avvenuta a Rapallo il 12 settembre 1968.
Il progetto e la realizzazione impegnarono l’architetto per nove anni dal 1969 al 1978 (anno della morte di Carlo Scarpa a Sendai in Giappone il 28 novembre). Il complesso architettonico occupa un terreno a forma di “L” di quasi 3.000 metri quadrati sui lati est e nord del cimitero di San Vito di Altivole e realizza un evento architettonico/simbolico che non ha eguali nel panorama mondiale. Esso non fu pensato per rappresentare l’ostentazione di una famiglia d’origine sanvitese che aveva trovato fortuna a Milano con la ditta Brion Vega bensì é una straordinaria e inedita “macchina architettonica per l’elaborazione del lutto “aperta al visitatore che ne percorre i camminamenti, ne vista le fabbriche e placa il suo animo nel padiglioncino della meditazione al centro di una grande vasca d’acqua. L’ingresso avviene dal viale principale del cimitero di paese che fu confermato da Carlo Scarpa in virtù del suo orientamento da ovest verso est cioè dall’occaso al sorgere del sole.
All’interno dell’area Brion si trovano le seguenti fabbriche: i Propilei e il tunnel ad essi connesso, l’arcosolio con le tombe dei coniugi Brion, la cappella dei familiari, il portico, la sagrestia, il tempietto per l’ufficium defuncti e, sul lato opposto, la grande vasca con il padiglioncino sull’acqua.
Gli edifici sono immersi in un giardino edenico in cui si può sostare serenamente e attingere a filo d‘orizzonte il panorama dei colli asolani.
Ciascun edificio può essere letto secondo vari livelli che non escludono alcun visitatore dalla comprensione dei temi fondamentali dell’amore coniugale e della perdita di una persona cara.
Il complesso è racchiuso da un muro di cinta di forma inedita che non è verticale bensì inclinato di 60° verso l’interno e che il violoncellista Mario Brunello ha definito “esitante” a significare il momento di sospensione tra il disvelamento e l’inabissamento di un’area sacra.
Profilo dell’Arch. Guido Pietropoli
- Guido Pietropoli è nato il 19 settembre 1945 a Rovigo (Italia). Ha frequentato l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (I.U.A.V.) tra il 1964 e il 1970, anno nel quale ha conseguito la laurea a pieni voti e lode, relatore il Prof. Arch. Carlo Scarpa.
- Ha lavorato nell'atelier di Le Corbusier, aperto a Venezia per lo studio del progetto del nuovo Ospedale e diretto dall'Arch. Guillermo Jullian de la Fuente.
- Tra il 1970 il 1978 è stato collaboratore di Carlo Scarpa e suo assistente nel Corso di Composizione Architettonica all'Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
- Dal 1978 in poi ha curato il completamento di villa Ottolenghi, del portale e del progetto generale della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Venezia.
- Dal 1977 al 1982 è stato docente di Elementi di Disegno Industriale alla Scuola d'Arte e Mestieri di Vicenza e suo direttore nell’ultimo biennio.
- Dal 1989 al 1994 ha progettato componenti per l'edilizia per conto della società giapponese YKK (Kanda, Izumi-Cho, Chiyoda-Ku-Tokyo).
- Ha realizzato progetti di edilizia residenziale e ristrutturazioni di importanti edifici quali l'ex zuccherificio di Rovigo, recuperato ad uso Fiera, Centro Congressi e Università, é autore del progetto per il ridisegno del Corso del Popolo di Rovigo poi realizzato in modo difforme.
- È stato docente a contratto di Architettura degli interni alla Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” di Cesena (Alma Mater Studiorum Università di Bologna).
- Ha allestito e curato mostre su Carlo Scarpa all’Archivio di Stato e alla Fondazione Benetton, di Treviso, al Museo di Castelvecchio di Verona, al Watari-Um di Tokyo, all’Università del Tennesse a Knoxville, alla Cooper Union a NYC e al museo MAXXI di Roma.
- Ha tenuto lezioni e conferenze in Università, Musei e Istituzioni Culturali in Austria, Francia, Italia, USA, Giappone e Svizzera.
- Ha pubblicato una trentina di saggi e libri su Carlo Scarpa in Italia, Francia, Svizzera, Austria, USA e Giappone. Recentemente ha pubblicato con KDP Amazon due libri: uno sui due lustri vissuti con Carlo Scarpa (A fianco di Carlo Scarpa) e l’altro sul restauro del Memoriale Brion (Carlo Scarpa 1968/78 Quasi un racconto).
- Recentemente ha curato il restauro del Memoriale Brion a San Vito di Altivole con il Prof. Paolo Faccio.
Profilo della Dr.ssa Moira Mascotto
- Laureata in Storia dell’Arte e Conservazione dei Beni artistici e architettonici presso l’Università degli Studi di Udine con una tesi su Giovanni Battista Sartori e la Gipsoteca di Possagno con la professoressa Linda Borean. Ha ricoperto il ruolo di educatrice museale al Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno e ai Musei Civici di Bassano del Grappa.
- Nominata membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Canova onlus, assume poi il ruolo di direttore dell’Istituzione museale possagnese.
- Socia del Rotary Asolo e Pedemontana del Grappa e membro della Commissione Arte e della Commissione di Valutazione del concorso Be the Difference…with Art!, service che da anni promuovere i giovani artisti nella loro carriera.
- Da anni socia dell’Associazione Amici del Canova, negli ultimi due mandati ha rivestito la carica di vicepresidente.
- Direttore Artistico della Commissione Celebrazioni Francesco Sartor.
Dall’autostrada A4 (Venezia-Trieste)
l’uscita è Vicenza Nord, si prosegue poi su SR53, SP20 e SP26 in direzione
Possagno.
Dall’autostrada A13 l’uscita è quella di Padova, si continua su SR308, SR245 e SP20 in direzione Possagno.
Quote di partecipazione:
- Socio TCI: € 27,00
- Non Socio: € 30,00
- Eventuali biglietti di ingresso verranno pagati in loco.
Prenotazioni:
- dal 19.4 al 7/5/22
- solo telefoniche al: 327 5575292
- dal lun. al ven.: 9.30/12.30 – 15/17
Tel. attivo nei giorni della lezione:
- Console: Donatella Perruccio Chiari
- Cell. 348 2660404
La quota comprende: Docenza, assicurazione, infortuni/RCT, radioguide.
Modalità di pagamento:
- pagamento con bonifico all’IBAN:
- IT 73 Z 02008 36190 000104553985
- C/C intest.: G. Mason / D. Perruccio
Condizioni di partecipazione:
- Al momento della prenotazione si deve comunicare il numero di tessera TCI (valida) propria e dell’accompagnatore ed il numero di cellulare;
- la lezione è aperta a soci e non soci;
- il non socio avrà gli stessi diritti e lo stesso trattamento del socio.
Ora e luogo di ritrovo:
Ore 10,00 davanti all’ingresso del Museo Gypsotheca Antonio Canova, Via Canova n. 74, Possagno (TV).
Ore 10.15: inizio visita.
Max partecipanti: 25
Durata della lezione:
La lezione si svolge nel corso della intera giornata (termine verso le ore 17 c.a.)
Pranzo: libero
Come arrivare al punto di ritrovo:
Dall’autostrada A4 (Venezia-Trieste)
l’uscita è Vicenza Nord, si prosegue poi su SR53, SP20 e SP26 in direzione
Possagno.
Dall’autostrada A13 l’uscita è quella di Padova, si continua su SR308, SR245 e SP20 in direzione Possagno.