AL CIRCOLO UNIONE PER VISITARE LA STANZA di FRANCA FLORIO
LUNEDI’ 16 GENNAIO 2023
RADUNO ORE 17,15 – piazza Principe di Camporeale, 7 (Ingresso del Circolo Unione).
Il pavimento della stanza da letto di Franca Florio, nata Francesca Jacona della Motta di San Giuliano, è un pavimento più unico che raro in cui le piastrelle che lo compongono, una diversa dell’altra, danno l’impressione che i petali siano poggiati su di esse come se fossero state sparse a piene mani in quel momento. La particolarità di queste piastrelle sta nel cosiddetto “trompe l’oeil” cioè un effetto tridimensionale del disegno.
Ma la stanza non è splendida solamente per il pavimento. Dal soffitto affrescato sporgono putti che, giocando nel roseto, sembrano far cadere una pioggia di petali. L’opera è di Salvatore Gregorietti e forma un notevole richiamo con le maioliche dipinte da Filippo Palizzi. Nella stanza si trova anche un camino in marmo con sculture e decori in legno.
La storia di questa stanza è affascinante e si ricollega, ovviamente, alla storia della famiglia Florio. Nel 1882 il principe Gaetano Filangeri, duca di Taormina, istituì a Napoli il Museo artistico industriale dove il pittore Filippo Palizzì espose delle mattonelle in ceramica maiolicata, dette riggiole, con decori “a petali di rosa”.
Nel 1891-92, all’epoca della belle époque, si svolse a Palermo l’Esposizione Nazionale allestita nei padiglioni progettati da Ernesto Basile. La zona dell’esposizione, all’epoca denominata Firriato di Villafranca, oggi si potrebbe riportare tra via Libertà e Via Dante.
In uno dei padiglioni della Fiera furono esposte delle composizioni in ceramica delle scuole-officine napoletane, tra cui un pavimento di petali di rose realizzato da Filippo Palizzi.
“Donna Franca” rimase abbagliata dalla bellezza dell’opera artistica e, in procinto di sposare Ignazio Florio, gli chiese di acquistarlo e collocarlo nella sua stanza nel palazzo (oggi sede del Circolo Unione) che nel 1847 Vincenzo Florio aveva acquistato e donato agli sposini.
Negli anni Venti, a causa del declino della famiglia Florio, la villa fu affittata e poi venduta a Girolamo Settimo, principe di Fitalia che, a sua volta, nel 1929 la donò alla Curia.
La casa divenne la sede della congregazione delle figlie di San Giuseppe, che, a loro volta nel 2014, la affittarono al Circolo Unione.
Quota di partecipazione:
Socio TCI € ——–
Non Socio € 5,00
da pagare al raduno
Si invitano gli interessati a dare comunicazione della partecipazione
ENTRO E NON OLTRE IL 12 GENNAIO p.v. alla mail: