RIMANDATA a data da destinarsi per motivi logistici

Raduno: Piazzale Giotto ore 8:00

Borgo ricchissimo di storia e cultura, centro medievale con un patrimonio artistico eccezionale tale che ritengo Caccamo valga la visita con il TCI anche se si è visitato in altre occasioni. Lungo la strada con tornanti che ci porta a Caccamo si può ammirare il Lago Rosamarina che, nei suoi fondali conserva un grande tesoro, il Ponte Chiaramontano che una lapide asseriva costruito nel 1307 da Manfredi I Chiaramonte.

Una volta giunti, accompagnati da una guida, andremo a visitare il Castello che, nell’arco di 8 secoli, ha avuto come “signori” ben 15 famiglie. Nel corso di questi secoli in relazione agli avvenimenti che hanno coinvolto il castello, si raccontano le storie di ben due fantasmi. Nel 1160, l’11 novembre, un gruppo di baroni siciliani guidati da Matteo Bonello, uno dei primi proprietari del castello, nemico acerrimo del Re Guglielmo I detto “Il Malo”, in un agguato affrontò e uccise Maione da Bari famigerato primo ministro del Re. A causa dei disordini creatisi in seguito a questo episodio, Matteo Bonello si ritirò nel suo castello che il Re, in un primo tempo arrestato e spodestato e successivamente liberato dal popolo, malgrado un lungo assedio, con molto spargimento di sangue, non riuscì ad espugnare. 

Il re ripreso il controllo della situazione riuscì, con la promessa del perdono, a far uscire dal castello Matteo Bonello, dove si era rifugiato e farlo venire a corte. Ma appena giunto, “il traditore del Re” fu imprigionato e sottoposto a terribili torture: gli furono cavati gli occhi e recisi i tendini morendo alla fine per inedia. Si racconta che, da allora, il suo fantasma si trascini con fatica per le stanze del castello vestito con abiti d’epoca, pantaloni e giacca di cuoio e con il volto completamente deturpato.

In una stanza del castello si trova una piccola cappella con un altare davanti il quale c’è una botola dove, per eliminarli, finivano gli ospiti meno graditi.  

Nella leggenda del castello c’è, ancora, un altro fantasma. È quello di una giovane suora, figlia di uno dei signori che possedettero il maniero.  Questa fanciulla, innamorata di un soldato, fu osteggiata dal padre che, per impedire questo amore, la fece rinchiudere in un convento dove, poco dopo, morì di dolore. Si racconta che nelle notti di plenilunio, a mezzanotte, si può vedere una bellissima fanciulla, vestita di bianco, che corre verso la Torre reggendo in mano una “melagrana” che deve mangiare, senza farne cadere un chicco, per ottenere un tesoro, altrimenti si viene condannati a vagare per l’eternità. 

Terminata la visita al Castello, dopo il pranzo, si visiteranno le chiese:

La Chiesa di Santa Maria degli Angeli che custodisce la scultura marmorea della Madonna del Bambino del 1516 di Antonello Gagini e l’urna in argento delle spoglie mortali del patrono della città, il beato Giovanni Liccio.

La Chiesa della Ss. Annunziata, incastonata tra due torri mozze, nella quale si trovano le opere del Borremas, di Procopio Serpotta e del Giambecchina.

La Chiesa di San Giorgio Martire o Duomo che ha tra le sue mura tesori d’arte di pittori fiamminghi e siciliani nonché sculture del Laurana e Domenico Gangi.

La Chiesa di San Benedetto alla Badia con un grande pavimento in maiolica, una splendida cancellata in ferro battuto a forma di ventaglio e stucchi del Serpotta.

La Chiesa dell’Oratorio, complesso monumentale che costituisce uno dei più eleganti ambienti architettonici di Caccamo.

Altre informazioni utili:

Quota di partecipazione:

Soci                €   60,00

Non soci         €   70,00

La quota comprende bus privato A.R. gestito dall’Agenzia di viaggio “Benvenuti al Sud Tour Operator”, assicurazione R.C. e infortuni, guida, biglietto d’ingresso al Castello e pranzo.

CONFERMA DELLA PARTECIPAZIONE ENTRO E NON OLTRE IL 22 FEBBRAIO P.V. CON IL VERSAMENTO DELLA QUOTA SUL C/C:

DE 16100110012626058895

E INVIO DELLA RICEVUTA DEL BONIFICO ALLA MAIL:

palermo@volontaritouring.it

N.B.

NEL CONFERMARE SI INVITANO I SOCI A COMUNICARE IL NUMERO DI TESSERA.

IL NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI È DI 30