La chiesa cinquecentesca, che è stata recentemente riaperta dopo un lungo ed accurato restauro, è una vera “scoperta” per le sue opere d’arte e per la sua storia singolare.
Santa Maria di Portosalvo, oggi spartitraffico di Via Marina, è stata fondata secondo la leggenda nel 1554 per volontà di un marinaio, Bernardino Belladonna, miracolosamente scampato alla violenza dei pirati e a un naufragio grazie all’intercessione della Vergine, Stella Maris, apparsa subito dopo la scongiurata minaccia. Qualche anno dopo viene fondata la Confraternita di marinai e armatori che decidono di dedicarla alla Madonna di Portosalvo. La loro iniziativa nasce per molteplici scopi benefici, tra cui quello di assistere i confratelli malati e di aiutare le povere fanciulle con una dote. In seguito i marinai decidono di onorare la Vergine dedicandole anche una festa da celebrare ogni anno, grazie alle elemosine dei fedeli, con una lunga processione di barche in mare.
La facciata che è stata modificata nel Settecento in stile rococò, presenta oggi un portale d’ingresso in bugnato, sormontato da una trabeazione e da un arco, al cui interno si può osservare il bassorilievo della Vergine di Portosalvo.
Di lato all’ingresso è incassata una doppia sequenza di lastre marmoree, tra il XVIII e XIX secolo, che ricordano le vicende dell’antica istituzione. Sulla sinistra si eleva il campanile di piperno e marmo bianco, sormontato da una piccola e colorata cuspide maiolicata.
L’interno, si presenta a navata unica con due cappelle laterali. La splendida balaustra in marmi commessi del presbiterio è di Dionisio Lazzari; l’opera che presenta una minuziosa decorazione con motivi vegetali e uccelli tra le volute, è impreziosita da due originali scene di marina incassate nei pilastri laterali. L’altare maggiore, scolpito tra il 1778 e il 1806, è di Giacomo ed Angelo Viva, autore anche delle sculture nelle nicchie laterali. La cona ospita la tavola del XVI secolo raffigurante la Vergine di Portosalvo. Gli affreschi seicenteschi con Storie della Vergine di Nicola Russo occupano gli spazi delle lunette, dei pennacchi e della cupola. Di particolare pregio si annoverano la cantoria ed il soffitto ligneo dorato a cassettoni, del 1633-1634 con al centro, la tela di Battistello Caracciolo con la Gloria della Vergine dipinta nel 1634.
La visita sarà occasione per ricostruire la storia della zona, dalle origini fino al Risanamento approfondendo la conoscenza anche della cosiddetta fontana della “maruzza” e dell’obelisco settecentesco, presenti ai lati della chiesa.
# Ore 9.45 – Ritrovo dei partecipanti fuori la fermata metro Linea 1 “Università” Piazza Bovio – Napoli
ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.
programma
# Ore 9.45 – Ritrovo dei partecipanti fuori la fermata metro Linea 1 “Università” Piazza Bovio – Napoli.
# Ore 10.00 – Inizio della visita guidata.
# Ore 11.30 – Fine della visita guidata
Quota di partecipazione
– Socio TCI 5,00 €
– Non Socio 8,00 €
Prenotazioni : Dal 1° novembre 2022 fino ad esaurimento posti esclusivamente a mezzo email napoli@volontaritouring.it
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Eduardo Gori 338 966 6721
Guida: Monica Fiscale
La quota comprende: La visita guidata come descritta, le radioguide, il compenso per la guida, l’assistenza del console, l’assicurazione per la responsabilità civile.
Partecipanti: massimo 30 persone
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione
Pagamento il giorno della visita ad incaricato del Club di Territorio di Napoli.
Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario e di annullare la manifestazione in caso di pioggia.
Il Club di Territorio di Napoli del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.