La Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci si guadagnò l’appellativo “alle Croci” per via delle croci che scandivano le stazioni della Via Crucis lungo la salita di via Michele Tenore che conduce alla chiesa. In seguito, dopo la riforma dell’ordine, il convento venne trasformato in collegio e il complesso, chiesa compresa, vennero riammodernati da Cosimo Fanzago tra il 1639 e il 1647. L’intervento del Fanzago non fu così invasivo da modificare completamente l’impianto cinquecentesco, ma, per quanto riguarda la chiesa, la modifica più vistosa fu quella di aggiungere l’atrio con doppia facciata a sostegno del coro. La struttura della chiesa segue i dettami dell’ordine francescano, come la quasi totale assenza del campanile, formato solo da un semplice “alloggio” per due campane, la divisione dell’interno in tre zone ben distinte (una per le celebrazioni, in cui spiccano l’altare maggiore e un maestoso pulpito, una per i fedeli e una per il coro dei frati), l’uso delle balaustre a separare le cappelle laterali dalla navata centrale (poi in gran parte rimosse negli anni Sessanta del Novecento) e, infine, l’assoluta mancanza di colore nella facciata in segno di rispetto per la Povertà dell’ordine.La facciata, costruita con simmetrica precisione, presenta un arco centrale con due elementi laterali architravati, con il portale d’ingresso sormontato dalla statua di San Francesco d’Assisi, attribuita a Cosimo Fanzago; altre fonti, invece, vogliono che la scultura venne scolpita da padre Grisanto Gagliucci. Sempre del Fanzago sarebbe anche il puttino di sinistra (quello di destra è una copia dell’originale rubato), mentre i varchi laterali, originariamente aperti per garantire un effetto prospettico di profondità, vennero murati sempre a metà Ottocento. A questi anni, infatti, risale l’aggiunta della scalinata che anticipa l’ingresso della chiesa. All’interno, tra gli elementi architettonici di spicco c’è sicuramente l’altare maggiore, alle cui spalle, si erge un magnifico tabernacolo del XVI secolo con angeli in bassorilievo realizzato da Cosimo Fanzago. Nel paliotto, invece, fu realizzato un pregevole bassorilievo da Carlo Fanzago, figlio di Cosimo, raffigurante il Cristo Morto. All’interno della chiesa, erano collocate varie statue in legno, scolpite da Giovanni da Napoli e fra’ Diego da Careri.

Il Paradisiello

In una fenditura di via Veterinaria si apre questa vico Paradisiello, una stradina che portava un tempo fino a Capodimonte con 150 scalini e tratti di ripida ascesa. Il panorama che si gode vale la fatica. Questa zona quando la stradina fu costruita nel 1600 era “extra moenia”. Cominciarono alcuni nobili a costruire delle residenze di villeggiatura e così la zona fiorì a nuova vita. Il nome Paradisiello si originò dallo splendido panorama, che si poteva godere dalla sua sommità e dalla presenza in basso della Chiesa di S, Maria degli Angeli dei Francescani, il cui cimitero si chiamava il Purgatorio, e dalla presenza delle Croci che accompagnavano la salita alla chiesa dalla centrale via Foria.

Come arrivare:

# Ore 10.00 : Ritrovo dei partecipanti in via Tenore, accanto pompa di benzina

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma di massima

# Ore 10.00 : Ritrovo dei partecipanti in via Tenore, accanto pompa di benzina

# Ore 10.15 : Inizio della visita guidata

# Ore 12.45 : Fine della visita guidata

I visitatori saranno suddivisi in più gruppi, nel caso l’adesione fosse superiore al numero massimo previsto per ciascun gruppo. Si consiglia di indossare scarpe comode per la salita al Paradisiello.

Quota di partecipazione

– Socio TCI      €   8,00

– Non Socio     € 10,00

Prenotazioni : Dall’1/4/2023 fino ad esaurimento posti esclusivamente a mezzo email napoli@volontaritouring.it

Trasporti : Mezzi propri

Volontario Touring  Organizzatore e accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita : Socio attivo Michele Belfiore 338 5930568

Guida : Associazione Getta la Rete

Numero max per gruppo di visita : 25 visitatori per ciascun gruppo di ingresso

La quota comprende : La visita guidata come descritta, il noleggio delle radioguide, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione: Pagamento il giorno della visita ad incaricato del Club di Territorio di Napoli

Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.

Il Club di Territorio di Napoli del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.

La visita si effettua anche in caso di pioggia.

Per chi volesse, dopo il giro, rifocillarsi, c’è la possibilità di mangiare qualcosa in una trattoria di fronte alla Chiesa, consigliata dalla guide di Getta la Rete.