Le donne di santa Chiara erano “devote, nobili e ribelli”; tanto diverse tra loro ma legate da un comune destino vissuto tra le mura del prestigioso complesso angioino.
Dalla pia regina Sancia di Maiorca, estremamente attenta a disciplinare la vita claustrale sino al punto da stabilire l’età di ricezione delle monache, la formazione liturgica e spirituale, alla celebre badessa Ippolita Carmignano, passando per le giovani esponenti del prestigioso patriziato napoletano, a Suor Delia Bonito, maestra di coro del monastero, fino a coloro, tra clarisse e monache, vittime di una monacazione “forzata”, per sfuggire all’emarginazione.
Ben lontano dall’essere un monachesimo chiuso e rigoroso, l’istituzione reale si distinse nei secoli anche per la magnificenza ed il benessere. Quindi non solo obbedienza e preghiera, ma anche celebrazioni sontuose, feste, “eccessi musicali”, divertimenti, in sprezzo ai quei divieti, che negavano l'uso del canto figurato, della polifonia e degli strumenti musicali diversi dall'organo.
Le donne di santa Chiara disorientavano per i loro atteggiamenti non “conformi al regolamento”, per la loro obiezione alla clausura, alla riforma post tridentina e a qualsiasi forma di potere. Come quella volta in cui protestarono contro la pretesa del Cardinale Ascanio Filomarino di entrare in Santa Chiara senza preavviso. Le clarisse si opposero fino a fare scudo con il proprio corpo per scoraggiare l’ingresso del prelato che fu costretto a desistere. In seguito a questo episodio fu loro interdetto di svolgere le celebrazioni liturgiche nella primavera del 1651.
Questi ed altri aneddoti fanno parte del lungo racconto che accompagnerà la visita che riguarderà la chiesa d il chiostro.
Il grande complesso di santa Chiara, voluto dei sovrani angioini, Sancia e Roberto, fu iniziato nel 1310; questo ambizioso progetto fu realizzato costruendo un convento femminile (destinato alle clarisse), un convento maschile (per i frati minori francescani) e la basilica che fu consacrata e aperta al culto nel 1340.
Ben presto santa Chiara divenne una delle chiese più importanti di quel regno, al punto da essere designata sede delle cerimonie di Stato, delle incoronazioni e delle sepolture regali come quella dello stesso Roberto. Pregevole custode di numerose testimonianze artistiche, tra il 1742 ed il 1796 fu sottoposta a un ambizioso progetto di ristrutturazione diretto da Domenico Antonio Vaccaro che le conferì una nuova veste in stile barocco. I bombardamenti aerei del 4 agosto 1943 la distrussero quasi completamente e dopo un lungo e paziente restauro la basilica di santa Chiara fu riaperta al pubblico nel 1953.
Il chiostro maiolicato fu ideato da Domenico Antonio Vaccaro che, tra il 1739 e il 1742, conferì al sito, dal carattere “severo” e “antiquato”, una nuova concezione spaziale e compositiva impreziosita dai virtuosismi delle splendide riggiole dei maestri Giuseppe e Donato Massa. Fu progettato come un lussureggiante invaso esaltato dalla luce che avrebbe attraversato i sinuosi racemi del pergolato per riflettersi sulle colorate maioliche.
Promotrice dell’iniziativa fu la badessa suor Ippolita Carmignano. Da una nota inviata al Vaccaro si sa che la religiosa non solo commissionò all’artista una ricca decorazione per adornare gli ambienti del monastero e del chiostro, ma richiese anche per il “maggior decoro per le Nobili Dame” che la pavimentazione fosse di “terra battuta che rende più comodo e, maggiormente delizioso il correre, e passeggiare”
# Ore 9.45 : Ritrovo dei partecipanti all’ingresso della basilica di santa Chiara
ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.
Programma
# Ore 9.45 : Ritrovo dei partecipanti all’ingresso della basilica di santa Chiara
# Ore 10.00 : Inizio della visita guidata
# Ore 11.30 : Fine della visita guidata
Quota di partecipazione:
– Socio TCI 8,00 €
– Non Socio 10,00 €
Prenotazioni: Dal 1° ottobre 2022 fino ad esaurimento posti esclusivamente a mezzo email napoli@volontaritouring.it
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Giulio Colella 335 127 2933
Guida: Monica Fiscale
La quota comprende: La visita guidata come descritta, il biglietto d’ingresso al chiostro, le radioguide, il compenso per la guida, l’assistenza del console, l’assicurazione per la responsabilità civile.
Partecipanti: massimo 30 persone
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione: Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario e di annullare la manifestazione in caso di pioggia.
Il Club di Territorio di Napoli del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi