La visita guidata alla Real Casa Santa dell’Annunziata parte da via Annunziata 34, di fronte all’ingresso della Chiesa.
La guida racconterà la storia del complesso monumentale e della chiesa accompagnando i visitatori prima all’interno della chiesa, degli ambienti della cappella Carafa, del tesoro e della sagrestia; ambienti riccamente decorati da affreschi di Belisario Corenzio. Nella cappella del tesoro è esposta anche la cosiddetta “Madonna delle Scarpette” espressione di ricca devozione popolare, a cui tante donne hanno donato scarpette al fine di proteggere i propri figli ricoverati nell’antico ospedale.
Dalla navata si passa, attraverso delle scale al cortile dell’antico brefotrofio, oggi un complesso ospedaliero.
Si visiteranno gli ambienti della Ruota degli Esposti e la guida racconterà la storia dell’antico banco dell’Annunziata, dell’archivio storico e dei ritrovamenti avvenuti all’indomani dei lavori di restauro degli anni 90.
Infine, oltre alla visita al salone delle colonne e alla porta murata della ruota, si andrà fuori dal complesso per vedere le fontane del Capone e della Scapigliata.
Il Complesso nasce nel XIV secolo, insieme all’annessa chiesa come istituzione assistenziale per la cura dell’infanzia abbandonata.
L’istituzione, patrocinata dalla Congregazione Religiosa della Santissima Annunziata, prese la configurazione giuridica di Real Casa dell’Annunziata per volontà della Regina Sancia d’Aragona, moglie di Roberto d’Angiò, nel 1343. La regina Sancia volle per la capitale del suo regno la costruzione di tre chiese (Chiesa di Santa Maria Egiziaca a Forcella, Chiesa della Maddalena e Chiesa della Santissima Annunziata) con annesso convento, fatte erigere per favorire la redenzione di un popolo afflitto da piaghe quali l’abbandono dei minori, la prostituzione e le malattie. Le prime due chiese e conventi furono per le prostitute pentite.
L’Annunziata rappresentava invece l’asilo per l’infanzia abbandonata. Da allora l’istituzione crebbe all’ombra dei Re di Napoli. La Congregazione, sostenuta dalle famiglie nobili della città, giunse fino a metà del Novecento.
La chiesa fu ricostruita in forme rinascimentali nel XVI secolo e successivamente, dopo un incendio catastrofico nel 1757, da Luigi e Carlo Vanvitelli con squisito gusto settecentesco. Grazie a Luigi Vanvitelli, la chiesa ritornò ad essere un importante riferimento religioso nel Settecento. Presenta opere di artisti importanti quali De Mura e Sammartino ed una splendida sacrestia rinascimentale. Il raffinato portale marmoreo viene attribuito a Belisario Corenzio.
Da esso si accede al Cortile monumentale ed alla Ruota. I neonati che venivano abbandonati perché la famiglia non poteva farsene carico perché povera o illegittimi (a volte frutto di incesto), venivano introdotti dall’esterno nella Ruota, in una specie di tamburo rotante cilindrico e raccolti all’interno da balie, pronte a prendersene cura.
A partire dal XVI secolo vennero compilati registri in cui si annotava data ed ora, segni distintivi e gli effetti personali dei neonati recavano con sé. Questo permetteva eventualmente un riconoscimento da parte dei familiari in un momento successivo. La Ruota venne dismessa nel 1875 ma ancora per molti anni i piccoli che venivano abbandonati continuarono ad essere deposti sui gradini della chiesa.
Al lato destro del Cortile Monumentale, si apre il succorpo, piccola ma spettacolare chiesa ipogea a pianta circolare, con una cripta a sei nicchie, in asse con la cupola della chiesa superiore da cui prende luce. Vanvitelli volle realizzarlo, durante i lavori di ristrutturazione della chiesa madre, per consentire lo svolgimento delle funzioni religiose. Autentico gioiello architettonico.
Dal cortile maggiore della Real Casa, mediante una scala di piperno, si accede alla preziosa Chiesetta interna delle Suore (oggi rimaste solo in due) che custodisce tra l’altro, la “Madonna Delle Scarpette”, alla Biblioteca Sanitaria del Brefotrofio ed al Salone delle Colonne.
Alla Madonna delle Scarpette si attribuisce una leggenda: le sue scarpette si consumano perché di notte la Madonna va in giro a vegliare sui bimbi bisognosi, orfani o malati. Pertanto ad essa è legato un culto devozionale.
Nel Salone delle Colonne si svolgeva fra l’altro, una volta all’anno, il “Rito del Fazzoletto” con cui le giovanette in età da marito e dotate di dote dalla istituzione, potevano accettare (o rifiutare) il fazzoletto che veniva lanciato dal pretendente che le sceglieva. Talora, se la Casa era particolarmente affollata di orfane giovinette, il rifiuto non era ammesso.
# ore 9.45 – Ritrovo dei partecipanti (con mezzi propri) all’ingresso della Chiesa – via Annunziata 34 – Napoli
Programma
# Ore 9.45 : Ritrovo dei partecipanti (con mezzi propri) all’ingresso della Chiesa – via Annunziata 34 – Napoli
# Ore 10 : Inizio della visita guidata.
# Ore 13 : Fine della visita guidata.
Quota di partecipazione
– Socio TCI 10,00 €
– Non Socio 12,00 €
Prenotazioni: Dal 1° dicembre 2023 fino ad esaurimento posti esclusivamente a mezzo email napoli@volontaritouring.it
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita. Socio Attivo Michele Belfiore 338 593 0568
Guida: a cura dell’Associazione “Manallart”
La quota comprende. La visita guidata come descritta, il contributo da corrispondere all’Associazione “Manallart”,
le radioguide, l’assistenza del volontario accompagnatore, l’assicurazione per la responsabilità civile.
Partecipanti: massimo 50 persone
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione
Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.
Il Club di Territorio di Napoli del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.