Sarebbe stato più giusto nel titolo dire una storia millenaria, i Sedili e i suoi progenitori, infatti, sono stati gli organi attraverso cui la città è stata governata sin dall’età greco - romana.

I Sedili hanno i loro antenati nelle Fratrie della città greca, un sistema di autogoverno della città, ereditato dalla madrepatria. Questo autogoverno generò un’aspirazione di autonomia, che si conservò nel tempo, e quando Napoli entrò nell’orbita di Roma, in cambio della fedeltà alla potenza romana, ottenne un’autonomia amministrativa e la conservazione della lingua greca.

Questa caratteristica rimase anche nel medio Evo e oltre, quando, con l’accordo anche dei regnanti stranieri, furono istituiti i Sedili, che divennero un’istituzione, gestita dalle famiglie nobili e dal Popolo “grasso”, a cui era demandata gran parte della amministrazione della vita della città e dei suoi abitanti. 

Sulla parete adiacente al campanile della Chiesa di San Lorenzo Maggiore si ammirano Sette stemmi, ognuno simboleggia uno dei Sedili di Napoli, le istituzioni amministrative che hanno regolamentato la città tra il XIII e il XIX secolo. Ogni sedile rappresentava una parte (un quartiere diremmo oggi) della città: Capuana; Nido o Nilo; Montagna; Porto; Forcella; Popolo e Portanova.

Col passare del tempo le loro competenze aumentarono sempre di più fino ad occuparsi di riscossione delle rendite, distribuzione del grano e il controllo dei prezzi e l’amministrazione della giustizia.

Ogni Sedile nobile aveva la sua famiglia a capo, il suo vessillo, la sua sede e la propria giurisdizione ed era difeso da proprie guardie e cavalieri a cavallo. La sede era a pianta quadrata sormontata da una cupola, dotata di diverse sale per le riunioni e le deliberazioni e protetta da possenti cancellate.

Ai primi cinque Sedili (quello di Forcella fu “assorbito” già nel 1300 da quello di Montagna) avevano diritto di partecipare i nobili, mentre il resto dei cittadini era aggregato nel sesto seggio, quello del Popolo.

Ogni Sedile nominava un suo rappresentante e gli eletti dei Sedili, con i feudatari del regno, formavano il parlamento dei deputati della città di Napoli, che deliberava su numerose e variegate iniziative.

Si riunivano nel convento di San Lorenzo Maggiore, per accordarsi su come gestire al meglio la città di Napoli ed i relativi quartieri, dividendosi i compiti ognuno nella propria giurisdizione, parlando, discutendo dei problemi della cittadinanza, e combattendo, in qualche raro caso anche tra di loro, come spesso capitava nel medioevo tra le varie famiglie.

Il re straniero di turno lasciava per se la politica estera e la guerra e lasciava quasi tutto il resto al Parlamento dei Sedili.

Da ricordare che:

Nel 1601 i Seggi o Sedili ebbero, addirittura, l’incarico di proteggere il preziosissimo tesoro di San Gennaro. All'uopo fu istituita la "Deputazione della Real Cappella", ovvero un organismo con lo scopo di conservare e proteggere quell'inestimabile Tesoro. Come si legge nell’atto fondativo, la Cappella sarebbe stata proprietà di tutti i cittadini di Napoli, e lo è ancora oggi.

Nel XVIII secolo, in occasioni particolari come, ad esempio, la festa di San Gennaro e il Corpus Domini, si soleva organizzare delle processioni, dei cortei nonché delle piccole rappresentazioni musicali, cosiddette "cantate”.

Come arrivare:

# Ore 9.45 : Ritrovo dei partecipanti con mezzi propri davanti la chiesa di San Lorenzo Maggiore, per effettuare la registrazione dei partecipanti e per pagare la quota di partecipazione.

Altre informazioni utili:

ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.

Programma

# Ore 9.45 : Ritrovo dei partecipanti con mezzi propri davanti la chiesa di San Lorenzo Maggiore, per effettuare la registrazione dei partecipanti e per pagare la quota di partecipazione.

# Ore 10.00 : Inizio della visita guidata.

# Ore 12.00 : Fine della visita guidata.

Percorso della visita

1.Inizio visita davanti la chiesa di San Lorenzo Maggiore, dove sono visibili gli stemmi dei Sedili.

2.Breve visita nel complesso della Sala Sisto V, luogo dove si riunivano i rappresentanti dei Sedili e che rappresentò la sede del Parlamento cittadino detto Tribunale degli Eletti.

3.Su Via dei Tribunali visita dall’esterno dell’antico Seggio di Montagna, angolo via S. Paolo e analisi della forma architettonica del Sedile, una forma standard per tutti i Sedili.

4.Si prosegue per piazzetta Nilo, sede del Sedile del Nido, lì dove avvennero alcuni degli eventi della rivolta di Masaniello e dello scontro tra la chiesa e i Sedili.

5.Tappa a Piazzetta Portanova, sede del Sedile omonimo detto così perché, durante il periodo greco, le mura di cinta della città furono allargate e fu costruita una Porta Nuova nelle vicinanze del mare. In epoca antica era un Seggio extramoenia.

6.Ultima tappa piazzetta del Grande Archivio, con visita della fontana della Sellaria in prossimità di Sant’Agostino alla Zecca dove gli Aragonesi concessero un luogo di riunione del Seggio del Popolo, la storia del Sedile, la rivolta del pane e linciaggio e uccisione dell’Eletto Starace, rappresentante del Sedile del Popolo.

P.S. Il sabato precedente 17 settembre, l’Associazione dei Sedili di Napoli organizza un corteo storico in abiti d’epoca alle ore 17, che partirà da piazzetta Grande Archivio e proseguirà nei luoghi dei Sedili fino al Duomo, con Carosello cavalleresco in Piazza Mercato. La partecipazione è libera.

Quota di partecipazione

– Socio TCI      €       8

– Non Socio     €     10

Prenotazioni : Dal 1° settembre 2022 fino ad esaurimento posti. Esclusivamente a mezzo email napoli@volontaritouring.it

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita : socio attivo Michele Belfiore 334 981 5723

Guida : Pamela Palomba

La quota comprende : La visita guidata come descritta, il biglietto per la visita al Parlamento, le radioguide, la guida, l’assistenza del console, l’assicurazione per la responsabilità civile.

Partecipanti: massimo 30 persone

Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione: Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario e di annullare la manifestazione in caso di pioggia.

Il Club di Territorio di Napoli del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione. Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi associarsi.