In esclusiva per i soci e gli amici del Touring Club Italiano visita al primo dei sette comuni del Parco Letterario Francesco De Sanctis, ovvero alle località descritte in “Un viaggio elettorale”, il famoso reportage ispirato al viaggio nel collegio elettorale di Lacedonia compiuto dal De Sanctis per sostenere la propria candidatura alle elezioni politiche del 1874 / 75.
Lacedonia: abitata fin dall’età neolitica, fu chiamata prima Akudunniad dagli Osci e poi Erdonea forse dal nome di un conquistatore. Dopo frequenti distruzioni, fu riedificata dai Romani, prese il nome di Aquilonia, venendo inclusa nella Tribù Galeria. Si chiamò, in seguito, Al Cidonia e Cedogna fino al 1800. Infine, prese l'attuale denominazione.
Le tracce più visibili della sua antichità ci portano nel 293 a.C. ad Aquilonia (oggi Lacedonia), dove, in località detta “Chiancarelle”, fu combattuta la battaglia decisiva della terza guerra sannitica e la formidabile Legione linteata fu annientata dai Romani.
Sotto Roma, era un importante Municipio, come attestano le lapidi trovate sul posto, stele, monete, ricordi funerari, un tempio alla dea Iside. La città aveva la piscina, le terme, l'anfiteatro, lavatoi, giardini pubblici, una fornace e, in località Capi dell’acqua, una mutatio (stazione destinata al cambio di carri e cavalli).
Con l'avvento del Cristianesimo, Lacedonia fu possesso dei monaci benedettini, ai quali era stata donata dall'imperatore Giustiniano nel 517 d.C. Passò sotto il dominio dei Longobardi, dei Conti di Conza, dei Normanni; fu feudo dei Balbano, casato spodestato da Carlo d'Angiò, re di Napoli. In seguito, passò agli Orsini, principi di Taranto e Gabriele Orsini ricostruì la città distrutta dal catastrofico terremoto del 5 dicembre 1456. Fu teatro, nel 1486, della famosa Congiura dei Baroni. Nel 1496 Federico D'Aragona, Re di Napoli, investì del feudo di Lacedonia il suo cavallerizzo maggiore Ferdinando Pappacota, il quale nel 1500 eresse a occidente dell'abitato, fuori di esso, questo Castello con tre torri che si chiamò Nuovo per distinguerlo dall'altro, più antico degli Orsini. I Pappacoda tennero il feudo fino al I566, quando fu venduto ai Doria, signori di Melfi, che vi rimasero fino al 1806 anno in cui Napoleone Bonaparte sancì la fine del Feudalesimo. Dopo il 1860, nel territorio di Lacedonia, operarono briganti tristemente noti, quali Petrozzi, Marciano Lapio, Caruso, Sacchitiello, Crocco, Ninco Nanco. Il 17 gennaio 1875 il Collegio di Lacedonia elesse suo deputato, al terzo ballottaggio Francesco De Sanctis; il sommo critico, nominato Ministro della Pubblica Istruzione, volle fondare a Lacedonia la Scuola Rurale dell'Alta Irpinia, tra i primi dell'Italia unita, divenuta successivamente Scuola Normale e, con la riforma Gentile, Istituto Magistrale.
Nel 1930 un violento terremoto ridusse il paese in macerie; parte della popolazione trovò alloggio in file regolari di casette asismiche, che sono state sostituite (2001) da abitazioni moderne, in concomitanza con l'opera di ricostruzione successiva al sisma del 23 novembre 1980.
Negli anni '50 Lacedonia fu teatro di aspre lotte per l'acqua, per le terre incolte, per le libertà civili, per i diritti umani, per il lavoro e per lo studio.
# Ore 10.30 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso l’Istituto Francesco De Sanctis – via Tagliata 1 – 83046 Lacedonia (AV).
ATTENZIONE: LA MANIFESTAZIONE SI SVOLGE NEL RIGOROSO RISPETTO DELLE DISPOSIZIONI NAZIONALI, REGIONALI E LOCALI DI CONTENIMENTO DELLA PANDEMIA, VIGENTI ALLA DATA DELLA MANIFESTAZIONE, ALLE QUALI I SINGOLI PARTECIPANTI SI DEVONO ATTENERE.
Programma
# Ore 10.30 : Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso l’Istituto Francesco De Sanctis – via Tagliata 1 – 83046 Lacedonia (AV). Inizio visita guidata.
Museo Diocesano “San Gerardo Maiella”: la struttura museale si trova nell’antico episcopio, nel quale dal 1740 al 1744, abitò san Gerardo Maiella, al servizio del Vescovo Albini. Nella struttura è visitabile il celebre Pozzo del Miracolo, proscenio di uno dei primissimi eventi miracolosi dei quali si rese protagonista il giovanissimo Gerardo. Il museo conserva, peraltro, preziose opere d’arte, quali il famoso trittico di Andrea Sabatini da Salerno dell’ultimo scorcio del 1400.
Chiesa di Santa Maria della Cancellata: già tempio dedicato ad Iside in epoca romana, vi è conservata la statua della vergine Maria che ebbe ad animarsi alla fine degli anni Quaranta del Novecento e le epigrafi latine pubblicate dal Mommsen nell’Ottocento.
Il Magistrale fondato da Francesco de Sanctis: fu una delle prime scuole superiori dell’Italia unificata. Nel piano seminterrato insiste una pregiatissima collezione di ausili didattici, molti della fine del secolo XIX, raccolti dalla scuola in centoquaranta anni di attività.
Il MAVI (Museo Antropologico Visivo Irpino): è prevista una breve conferenza di carattere storico – antropologico.
– Al termine trasferimento in auto presso l’Agriturismo “Radici Contadine” – Contrada Setoleto – Bisaccia.
# Ore 13.00 : Pranzo presso l’Agriturismo “Radici Contadine – prenotazione a cura dei singoli partecipanti – tel 377 160 31 72 – al costo di 25,00 euro a persona – con il seguente menù: Antipasto di prodotti tipici e di stagione, 2 Primi, Arrosto misto con contorni, frutta, torta, caffè, amari, acqua minerale e vino.
# Ore 15.00 : Agriturismo “Radici Contadine”: reading di brani dal libro “Viaggio elettorale” di Francesco De Sanctis e visione di video d’epoca
# Ore 17.30 : Termine della manifestazione.
Quote:
– Soci Tci € 2,50
– Non Soci € 5,00
pranzo Agriturismo: 25 euro a persona
Possibilità di pernottamento presso l’Agriturismo Radici Contadine al costo di 20 euro a persona, compresa la colazione, in vista della visita di domenica 4 settembre ad Andretta.
Prenotazioni: esclusivamente a mezzo email donato.cela@libero.it
Trasporti: mezzi propri
Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: Console Donato Cela 377 160 31 72
Guida: scrittore e storico locale Michele Miscia
Partecipanti: massimo 30 persone
La quota comprende
La visita guidata come descritta, il pranzo, le spese organizzative del Club di Territorio Paesi d’Irpinia, l’assistenza del console, le assicurazioni per la responsabilità civile.
Modalità di pagamento e condizioni di partecipazione
Le prenotazioni sono aperte.
Il Volontario Touring Accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario.
La manifestazione si effettua anche in caso di pioggia.
Il Club di Territorio Paesi d’Irpinia del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.
Manifestazione organizzata per i soci e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.
Sono ammessi i non soci perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni e, quindi, associarsi