La TURBA è una rappresentazione che rievoca nelle forme del teatro popolare-religioso la passione, morte e resurrezione di Cristo. Si svolge ogni anno la sera del Venerdì santo nel paese di Cantiano in Provincia di Pesaro-Urbino.La Turba, usando le parole del nostro vescovo, fa di Cantiano la Gerusalemme della nostra diocesi di Gubbio. Uno dei motivi e allo stesso tempo punto di forza della manifestazione è la presenza di grandiose scenografie in legno, pensate e costruite da artigiani del luogo.

Per alcuni giorni il paese di Cantiano si trasforma. Nei pressi dei giardini pubblici viene allestito il Cenacolo luogo deputato all’istituzione dell’Eucaristia, ma anche del tradimento e della cattura del Cristo. Nell’ampia Piazza Luceoli vengono innalzate le strutture che rappresentano il Tempio dei Sacerdoti, il Pretorio romano e la Reggia di Erode; essi sono il palcoscenico sul quale centinaia di persone fanno la loro comparsa e interpretano con devozione e popolare le scene del processo e della condanna.

L’ultima scena, la salita al Golgota, sfrutta al meglio la morfologia del territorio, in questo caso la collina sopra il paese con i ruderi della rocca medievale; qui avviene l’epilogo scandito da una processione di figuranti illuminata da centinaia di torce che rischiarano il buio della notte. L’annuncio della risurrezione e l’omaggio al Gesù morto da parte dei personaggi e dei fedeli che ad essi si sono aggiunti, all’interno della chiesa Collegiata, concludono la serata.

Venerdì Santo 19 aprile 2019

05:00                Centro storico. Risveglio al suono delle “battistrangole” curato dagli incappucciati

05:30                Chiesa Collegiata. Inizio della tradizionale “Visita delle Sette Chiese”:

15:30               Chiesa Collegiata. Azione liturgica della Passione del Signore. Processione del Cristo morto.

16:30               Chiesa Collegiata. Suono dei “33 rintocchi” e processione, curata dagli incappucciati, del Cristo Morto e della Madonna Addolorata dalla Chiesa Collegiata                            a  quella di S. Ubaldo

20:00               Per le vie del paese. L’attesa – introdotta dalla figura di Diogene e discepoli, con laudi e canti tradizionali sui sagrati delle chiese

20:45               Piazza Luceoli. Cospirazione e tradimento di Giuda

21:00               Parco della Rimembranza. Ultima Cena

                         Piazza Luceoli. Momento di vita ebraica

21:45               Piazza Luceoli. Processo e condanna

22:30               Con inizio da Piazza Luceoli. Ascesa al Calvario

23:00               Colle S. Ubaldo. La Resurrezione

23:30               Sfilata finale dei personaggi verso la Chiesa Collegiata

Un pò di storia ....

1260-1400  - La manifestazione della “Turba” trae le sue origini nella metà del XIII° secolo, periodo in cui si assiste al grandioso sviluppo del movimento popolare dei “flagellanti”. Alla pratica della flagellazione e all’aspetto processionale, si affiancava non meno importante il canto che esortava alla penitenza, lo sviluppo del quale condurrà a quelle forme di sacra rappresentazione, che iniziarono a svolgersi nei sacrati e nelle piazze.

Nel giro di pochi anni tali movimenti si trasformarono da fatto puramente emozionale e legato a situazioni particolari di tempo e di luogo, a fatto istituzionale formalizzandosi attraverso la costituzione di confraternite.

Divenuta nel 1427 per volontà di San Bernardino da Siena Compagnia del Buon Gesù, ogni anno eleggeva “mazzieri e soprastanti la processione del Venerdì Santo” il cui compito era quello di organizzare una imponente processione con personaggi del vecchio e nuovo testamento. La “Processione del Venerdì Santo con Turba” si sviluppò e attraversò i secoli mutando l’ordine e la composizione dei personaggi che ne facevano parte, ma sempre mantenne quel carattere di religiosità popolare dalla quale aveva avuto origine.

1576, inizia la stesura del “Liber Societatis Boni Jesu Terrae Cantiani – B”, volume fortunatamente pervenutoci dell’antico sodalizio costituitosi sull’onda del movimento dei flagellanti, riformato intorno 1427 da San Bernardino da Siena. Molte notizie fanno riferimento alla “Processione del venerdì santo” come ad un qualcosa di già consolidato nel tempo.

1694, è l'anno in cui viene copiato da un “libro stracciato” della Societatis Boni Jesu Terrae Cantiani, l’elenco dei personaggi del vecchio e nuovo testamento che prendevano parte all’imponente processione del venerdì santo che si snodava per le vie del paese a cavallo tra il 1500 e 1600.

1700-1800, numerose notizie tratte dai libri della confraternita e le autorizzazioni rilasciate dall’autorità civile, testimoniano sulla presenza della processione con personaggi in costume la sera del venerdì santo, più propriamente detta “Processione del Venerdì santo con Turba”.

1938, inizia la Turba moderna.  Con il dissolvimento della Compagnia del Buon Gesù e la costituzione della Società Turba, si ebbe l’innesto di elementi teatrali sull’originaria processione, trasformando l’intero nucleo abitativo in un’enorme scena all’aperto. La parola sostituì la mimica e la recitazione dei passi salienti del Vangelo rese più immediata la comprensione dei fatti narrati.