In esclusiva per gli Iscritti e gli amici del Touring Club Italiano visita alla scoperta dei tesori di Francolise, centro di origini antiche, secondo alcuni dell’Ager Calenus, per altri dell’Ager Statanus, di epoca romana. La Chiesa di Santa Maria a Castello, angioina, con la pala della Madonna del cardellino, di tardo periodo giottesco. La villa di L. Bellenius, rustica romana di tardo periodo repubblicano. Il Castello, fortezza, castris francolisis di tipo svevo, 1292, con ampliamenti angioini. La Chiesa della Madonna delle Grazie, sita alla Chiesa vecchia, frazione S. Andrea del Pizzone, con affreschi della “Virgo Lactans” XIV sec. La Chiesa di S. Andrea Apostolo con cripta, in Ciamprisco. La Chiesa di Montanara, il palazzo De Renzis, i lavatoi dei primi del Novecento. Questi siti pregevoli e di interesse culturale ed architettonico costituiranno, con la passeggiata al Borgo, un momento magico di riflessione e conoscenza inaspettata di un patrimonio non di ceneri ma di chiare suggestioni.

Francolise: centro di pianura di origini antiche, che trae sostentamento dalle attività rurali, dal terziario e, in misura minore, dal comparto industriale della lavorazione del tabacco. Gli abitanti, risiedono per la maggior parte nella località di Sant’Andrea del Pizzone; il resto della comunità si divide tra il capoluogo comunale, la località di Montanaro e un buon numero di case sparse sui fondi. L’abitato, in fase di sensibile espansione edilizia, sorge su un rilievo calcareo alla sinistra del torrente Savone ed è dominato da un maestoso castello medievale. Nel territorio comunale, dal profilo geometrico dolce e uniforme, i solchi dei seminativi, i frutteti sparsi, gli ordinati filari di viti, bagnati dalle acque di numerosi rivoli, compongono nella bella stagione un solare scenario mediterraneo; non mancano comunque estensioni di vegetazione spontanea. 

Sant'Andrea del Pizzone: è la frazione più popolosa del comune di Francolise e forma un unico agglomerato urbano con la frazione Ciamprisco. La sua storia è molto antica; non è facile risalire alla data di fondazione ma taluni esperti, studiando i vari ritrovamenti avvenuti nella zona, sono concordi sull'affermare che sicuramente risale ai tempi dell'antico Impero Romano. Sono stati ritrovati, nei pressi delle campagne che circondano il Paese varie tombe, monete e resti di case. Probabilmente doveva essere nato come un piccolo paese di agricoltori, ma non mancavano anche i ricchi padroni. Infatti, i ritrovamenti sono stati perlopiù di pietre, anfore e resti di tombe, ma si sono trovati anche molti resti di intonaci colorati ed alcuni pezzi di affreschi perfettamente conservati.

Chiesa Santa Maria delle Grazie (Vecchia): è quella che suscita maggiore interesse in ragione dei pregiati affreschi in essa conservati. Sorge tra le vie comunali Chiesa Vecchia e via Benedetto Croce. Costituita da una semplice aula, coperta da un tetto a doppio spiovente, il piano pavimentale è su due livelli quasi a demarcare l'area presbiteriale (rialzata) oltretutto delimitata da un arcone in muratura. Le mura che delimitano lo spazio riservato ai fedeli risultano asimmetriche rispetto al presbiterio la qual cosa fa ritenere che si è giunti all'attuale assetto architettonico non in modo organico ma attraverso l'ampliamento di un'originaria chiesetta. La parete sinistra presenta tre archi a tutto sesto tompagnati. Il campanile è posto al centro della facciata e poggia su tre piccoli e grezzi arconi.

Villa romana di L. Bellenius: quella in località San Rocco è una tipica villa rustica del tardo periodo repubblicano, abitata dalla fine del II secolo a.C. al II secolo d.C. Il sito è ubicato in un territorio che in epoca romana si trovava nell'Ager Calenus e ai confini dell'Ager Falernus. La villa comprendeva numerosissime stanze, divise tra la pars urbana e la pars rustica; l'approvvigionamento idrico era assicurato da tre grosse cisterne. La pars urbana si articolava intorno ad un ampio peristilio, circondato da quattro portici colonnati, la cui pavimentazione consisteva in un mosaico costituito da tessere bianche inframmezzate da piccoli frammenti di pietra colorata (lithostroton), con un bacino o fontana di marmo nel mezzo del giardino. La pars rustica consisteva in una serie di ambienti articolati intorno a due cortili. Il primo cortile confinava con quello che deve essere stato l’ingresso principale alla villa, su di esso si affacciavano i locali occupati dal vilicus e la scuderia. Nel secondo cortile furono trasformate ad uso industriale tre stanze che fiancheggiavano il probabile ingresso principale, dove vennero realizzate altrettante vasche per la separazione dell'olio d'oliva, fu realizzata una pressa per l'olio e un forno per la cottura di laterizi.

Cattedrale di Carinola: fu edificata per volontà del vescovo S. Bernardo. I lavori si protrassero dal 1087 per un decennio e si conclusero verso il 1095. Il Santo fece edificare anche attigui locali per l’abitazione del Vescovo e del clero cittadino. Dedicata alla Vergine e a S. Giovanni Battista, essa ingloba resti di un sacello paleocristiano scoperti durante i restauri degli anni 60. Lungo tutto l’intradosso di in arco è stato rinvenuto un mosaico policromo del VI- VII sec. con croce latina dorata entro un clipeo tondeggiante e le lettere apocalittiche alfa ed omega. La muratura a pietre di piccolo taglio non squadrate ed il pavimento cosmatesco della cappella di S. Bernardo riportano a costruzioni coeve come la Basilica di S. Angelo in Formis.

Altre informazioni utili:

programma di massima

# Ore 10: Raduno dei partecipanti (mezzi propri) presso la Chiesa di Santa Maria delle Grazie – via Chiesa Vecchia – Sant’Andrea del Pizzone, frazione di Francolise (81050) (Ce).

Visita guidata alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Trasferimento (mezzi propri) e visita guidata alla Chiesa di S. Andrea Apostolo, a Ciamprisco.

Trasferimento (mezzi propri) al Borgo di Francolise e visita alle Ville Romane di L. Bellenius in località San Rocco.  Visita al Castello e alla chiesa protoromanica esterna. Passeggiata per il Borgo e visita alla Chiesa di Santa Maria a Castello.

# Ore 14: Termine della manifestazione.

Per il pranzo si suggeriscono:

  • Ristorante Bellavista – via Vittorio Emanuele 20 – Francolise (CE) – tel. 0823 877 164 – con menù di antipasto, primo, secondo, dolce, bibite e caffè al costo di 30 € a persona;
  • Ristorante Agriturismo La Caffetteria – via Masseria Caffetteria 54 – Francolise (CE) – tel 331 169 6953 – con menù di antipasto, primo secondo, dolce, bibite e caffè al costo di 30 € a persona;

con prenotazione a cura dei singoli partecipanti.

# Nel pomeriggio, per chi volesse ancora continuare la visita, si può recare alla Cattedrale di Carinola, meraviglioso gioiello di romanico e gotico.

Con il patrocinio del Comune e della Pro Loco di Francolise.

Contributo di partecipazione:

– Iscritti            €  2,50 a persona

– Non Iscritti   €  5,00 a persona

Pranzo: scelta e prenotazione del ristorante a cura dei singoli partecipanti

Il contributo di partecipazione (da versare all’arrivo, il giorno della manifestazione) comprende le spese organizzative del Club di Territorio Terra di Lavoro, l’assistenza del Volontario Touring, l’assicurazione per la responsabilità civile.

Prenotazioni: a mezzo email ernesto.serra@fastwebnet.it

Trasporti: mezzi propri

Volontario Touring accompagnatore e telefono attivo il giorno della visita: console Ernesto Serra 331 616 5035

Guide: dr. Fernando Spagnuolo con la collaborazione della Pro Loco

Partecipanti: massimo 30 persone

Condizioni di partecipazione:

Le prenotazioni sono aperte e si chiuderanno mercoledì 25 settembre 2024.

Il Volontario Touring accompagnatore ha la facoltà di variare l’itinerario e di annullare / rinviare la manifestazione in caso di pioggia.

Il Club di Territorio “Terra di Lavoro” del Touring Club Italiano si riserva il diritto di accettare o meno la prenotazione.

Manifestazione organizzata per gli iscritti e gli amici del TCI e soggetta al regolamento della Commissione regionale consoli della Campania.

Sono ammessi in via eccezionale i non iscritti perché possano constatare la qualità e l’interesse delle nostre manifestazioni, e quindi iscriversi.