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VISITA A PALAZZO BISCARI E PALAZZO MANGANELLI
Ore 8:00: ritrovo in Piazzale Giotto
Visita a PALAZZO MANGANELLI
Il Palazzo Manganelli è un edificio nobiliare fra i più antichi e prestigiosi della città. Costruito dalla famiglia Tornambene nel XV secolo era costituito da un solo piano che nel 1505 fu acquistato da don Alvaro Paternò e Isabella, baroni di Sigona. Nel 1693 il devastante terremoto che colpì Catania lo distrusse e il successore di don Alvaro, don Antonio Paternò ne curò la ricostruzione facendo aggiungere un secondo piano (dove oggi vi è un hotel). Gli interni furono decorati dal pittore zafferanese Giuseppe Sciuti e dal pittore fiorentino Ernesto Bellandi che aveva affrescato il Teatro Massimo Bellini di Catania.
Nel 1860 il palazzo fu saccheggiato dai garibaldini che ne distrussero il mobilio. Donna Angela Torrisi, terza moglie di don Antonio Paternò, rivoluzionò sia l’organizzazione interna del palazzo orientando i saloni di rappresentanza dal lato del giardino sia l’arredamento come lo troviamo oggi.
Il Palazzo ha una facciata in puro stile tardo barocco/rococò e una monumentale scala in marmo che consente l’accesso al piano nobile. La prima sala, decorata in stile rinascimentale, presenta una volta affrescata in cui padroneggia il simbolo della famiglia Paternò. Uno scudo a strisce gialle e rosse e una fascia diagonale blu sormontata da una corona.
La famiglia Paternò ricevette il titolo di Principi di “Manganelli” dal re Filippo IV per i meriti di Alvaro Paternò che aveva costruito una florida attività nel settore della filatura della lana. Il “manganello” era infatti uno strumento utilizzato per filare la seta.
La seconda sala, le cui pareti sono decorate in cuoio di Cordoba, è quella del tabacco, dove i signori si riunivano per fumare e una grande tela del pittore Sciuti rappresenta la nascita dell’Università di Catania nel 1434. Nella tela è presente un discendente della famiglia Paternò che sembra abbia fatto pressioni sul pontefice per consentire la fondazione dell’Ateneo catanese.
Occorre attraversare altre sale, quella riservata alle donne, quella dedicata alla musica e quella dedicata al gioco (esclusiva per gli uomini) per raggiungere lo splendido giardino pensile esteso su due livelli collegati da una scala con una fontana e un ninfeo.
Nella sala dedicata al gioco al centro si trova un grande tavolo da biliardo, le antiche stecche da gioco e il segnapunti appeso al muro.
Nella sala da pranzo agli angoli appaiono scolpiti i monogrammi delle famiglie che si sono alternate nel Palazzo: P per Paternò, M per Manganelli, S per Sperlinga.
Un cenno particolare si deve alla stanza da ballo, davvero sontuosa, dove dominano stucchi dorati e ritratti simbolici che richiamano l’epoca della prosperità e del Settecento illuminista, mentre nel soffitto trionfa il tema della seduzione.
Pranzo libero
Ore 15,30: visita a PALAZZO BISCARI
Palazzo Bìscari, noto anche come Palazzo Bìscari alla Marina, per non confonderlo con Palazzetto Biscari alla Collegiata, è l’edificio privato più importante e noto dell’architettura settecentesca di Catania e rappresenta il trionfo del barocco siciliano della città.
Realizzato dalla famiglia Paternò Castello alla fine del Seicento, sorge su un tratto delle mura cinquecentesche della città sulle quali, dopo il terremoto disastroso del 1693, Ignazio Paternò Castello III Principe di Biscari ottenne il permesso di elevare il palazzo. Successivamente il figlio, Vincenzo, fece aggiungere al progetto, dallo scultore messinese Antonino Amato, sette splendidi finestroni affacciati alla marina.
Dalla metà del secolo XIX per vari passaggi di successione divenne proprietà dei Moncada Paternò Castello. Il palazzo è ancora oggi abitato dai discendenti della famiglia e nei suoi saloni dal 1971, si svolgono manifestazioni di carattere mondano e culturale.
Il portale del palazzo è il maggiore a Catania per dimensioni e ricchezza e recante il pennone genealogico di Vincenzo IV principe. Dal vasto cortile, un’importante scalinata conduce ad una grande sala detta “dei Feudi” dove sono esposte numerose tele che rappresentano i feudi di casa Biscari. Seguono la Sala Verde ricca di quadri con un pavimento di cotto con intarsi di pietra bianca di Siracusa e la Sala Rossa dove si trovano incantevoli ritratti dei personaggi di casa Biscardi. Da questa si entra nel grande “Salone dell’Orchestra” grande esempio di rococò. Le soprapporte raffigurano vedute del Vesuvio, del golfo di Napoli e dei dintorni. L’affresco del soffitto ritrae il “Consiglio degli Dei” che celebra la gloria di casa Biscardi.
Maestosa la cupola, alla quale si accede attraverso una scala decorata a stucco (di grande richiamo architettonico) che il principe Ignazio chiamò “a fiocco di nuvola”. Tra le altre sale vanno ricordate, la “galleria degli Uccelli”, la “Stanza di don Chisciotte” e gli “appartamenti della principessa”.
Ma non si può concludere questa breve esposizione senza fare riferimento al suo prospetto esterno. “Abbondanza”, “Prosperità”, “Fertilità”, “Saggezza” sono i temi raffigurati nei gruppi allegorici delle sue decorazioni.
EVENTO SOSPESO
Quota di partecipazione:
Socio TCI € 40.00
Non socio € 50.00
La quota comprende: bus privato A.R, assicurazione R.C. e infortuni
Biglietto di ingresso a:
Palazzo Manganelli € 10.00
Palazzo Biscari € 10,00
La conferma della partecipazione è data dal versamento della quota complessiva di partecipazione di € 60,00 o € 70,00 entro e non oltre l’8 maggio p.v. con versamento sul c/c:
DE 16100110012626058895
e conferma via mail:
palermo@volontaritouring.it
ATTENZIONE: I POSTI A DISPOSIZIONE SONO 29 CON PRECEDENZA PER I SOCI.