Domenica 26 febbraio, a Oria (Br) si festeggerà la 150esima tappa della Penisola del Tesoro. Tanti sono infatti gli appuntamenti che in questi 13 anni di Penisola hanno consentito a circa 100.000 persone visite gratuite ed esclusive al meglio del nostro Paese.

La meta del 150esimo incontro è l’“Oria fumosa” di un’antica nenia locale che così descrive insieme un curioso fenomeno meteorologico e la leggenda nata dalla fantasia popolare che ne rende conto: la città appare spesso avvolta da una nebbiolina che le dà un tocco di fiabesco. In realtà, posta su tre colli, antiche dune fossili, al centro del Salento settentrionale al confine con la Murgia, Oria si ammanta di foschia per l’influsso dei due mari che bagnano la Puglia.
Nell’VIII secolo a.C. capitale politica della confederazione messapica, tra i secoli VIII e X la città ospitò una fiorente colonia ebraica, le cui tracce si trovano ancora nel rione Judea che conserva suggestivi tratti dell’urbanistica antica. Centro romano e sede vescovile, fu soggetta a varie influenze e dominazioni, dai bizantini agli svevi fino ai francesi e agli spagnoli.

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L’itinerario della visita guidata nel centro storico previsto per questa tappa della Penisola del Tesoro toccherà tra gli altri il Centro di Documentazione messapica, il Quartiere ebraico, la cattedrale sorta sulle rovine di una struttura romanica danneggiata da un terremoto, il Palazzo vescovile col Museo diocesano; e permetterà di apprezzare i possenti corpi di fabbrica del Castello, che corona la città storica. Costruito a difesa dei mari e della vasta e fertile pianura salentina rivestita di uliveti, vigneti, seminativi e ricca di sorgenti, è legato soprattutto alla figura e al mito di Federico II. L’immensa Piazza d’Armi è una sorta di terrazza di pietra avvolta dalla luce del Mediterraneo: un castello medievale tanto luminoso che pare una costruzione di sabbia.

Nel corso della giornata è inoltre prevista l’esibizione degli sbandieratori e dei musici dei rioni cittadini oltre a chioschi per l'esposizione e la vendita di prodotti tipici e di artigianato locale.

Nel pomeriggio è possibile la visita libera al santuario di S. Cosimo alla Macchia, a 4km dal centro, con annesso un Museo etnografico tra i più ampi del Mezzogiorno.

Per chi vorrà trascorrere il finesettimana a Oria sono in programma convenzioni per far apprezzare le tradizioni culinarie e di ospitalità salentina.

Scarica il programma dettagliato della tappa e gli elenchi delle strutture ricettive e di ristorazione convenzionate. 

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INFO PRATICHE

    Luogo di ritrovo: piazzale del Municipio (via Epitaffio 1)
    Orario di ritrovo: Presentarsi al punto di accoglienza TCI nei 15 minuti precedenti il turno che vi verrà assegnato telefonicamente