Una maestosa villa signorile ispirata al barocco toscano, la cui grandiosità è paragonabile alla reggia di Versailles. È questo Wilanów, costruito a partire dal 1650 nella campagna a sud della capitale. Più volte rimaneggiato, divenne a fine Seicento una vera accademia d'arte, dato che il re Sobieski richiamò decoratori e architetti da tutta Europa per impreziosire la residenza e renderla una corte di artisti, secondo la tradizione introdotta in Francia dal Re Sole. Nel Settecento Wilanów si arricchì di opere d'arte, arredi barocchi, gallerie di dipinti e di una biblioteca ricchissima che nel 1805 venne aperta al pubblico. Restaurato negli anni Sessanta del XX secolo, oggi presenta una elegantissima facciata scandita da colonne corinzie, ornata di statue di muse, di antichi dei e bassorilievi raffiguranti le battaglie vinte dal sovrano contro i turchi. È invece decorato con mosaici e affreschi il fronte verso il giardino, sistemato all'inglese e punteggiato di edifici romantici e neoclassici, fra cui un antico maneggio adattato per ospitare l'imperdibile Muzeum Plakatu. L'interno ha conservato l'impianto delle ville italiane: due grandi sale al centro e gli appartamenti reali ai lati. Il percorso di visita, che parte al piano superiore, si articola tra ambienti che, oltre a documentare gli interni polacchi fra '600 e '800, ospitano gallerie, gabinetti d'arte e studioli. Affreschi, stucchi, collezioni di vasi etruschi, greci e italioti nelle sale di rappresentanza e in quelle di passaggio. Si scende al pianterreno per gli Appartamenti del Re e della Regina, per altre esposizioni d'arte e per la Grande Sala da Pranzo, con pareti di un bianco abbagliante coperte di decorazioni a stucco.