Il borgo sorge sul sito archeologico di Narona, emporio commerciale greco sulle rive della Narenta, che dovette essere molto popoloso se l’area fortificata dalla prima cinta di mura (IV-III secolo a.C.) occupava una superficie di 25 ettari. Nel 229 a.C. fu preso dai romani, che se ne servirono come base nelle campagne militari contro le tribù illiriche dei dalmati. Centro giudiziario e amministrativo della regione già dalla tarda età repubblicana, in età imperiale Narona, divenuta municipium sotto Augusto, sviluppò ulteriormente i suoi traffici abbellendosi di edifici e rivaleggiando per prosperità con Salona. Una seconda cinta muraria, di cui sono stati riportati alla luce lunghi tratti, venne eretta nel II secolo. Sede vescovile dal VI secolo, la città decadde all’inizio del VII, sotto i colpi delle invasioni avaro-slave. Tra il 1994 e il 1995 una campagna di scavi condotta nell’area del foro da un’équipe del Museo archeologico di Spalato ha riportato alla luce l’Augusteum (I secolo), il tempio di Augusto, identificato anche grazie all’epigrafe onoraria all’imperatore, insieme a oltre una decina di grandi statue marmoree maschili e femminili a grandezza naturale per lo più acefale, tra le quali quelle di Augusto e della moglie Livia, brani di pavimenti musivi e numerosi frammenti architettonici. Intorno ai resti, allestiti in modo da suggerire l’aspetto originale del tempio, è sorto, su disegno di Goran Rako, l’Arheološki muzej, il primo museo archeologico in situ della Croazia, inaugurato nel 2007.