Busti e statue di tutte le epoche decorano gli androni e i lunghi corridoi. La chapelle St-Louis, bianca e dorata, illuminata da grandi finestre, è uno dei capolavori di Mansart. Le colonne alte e slanciate sono una novità introdotta dall’architetto, mentre lo sviluppo in altezza e l’importanza data alle finestre ricordano l’architettura gotica. Nel Musée de l’Histoire de France Luigi Filippo costituì la galerie de Batailles e le sale “gotiche”, una delle collezioni di pittura più importanti dell’800. Gabriel, l’architetto di Luigi XV, decise di costruire l’Opéra a pianta ovoidale, per avere una migliore acustica e una migliore visuale. Le scalinate che si estendono dal golfo mistico al colonnato permettono di far sedere più di 700 persone. Una macchina dell’epoca può trasformarla in una sala per balli e banchetti. Nel Grand Appartement le stanze si susseguono una dopo l’altra. Ispirata da Le Brun, la decorazione segue la moda italiana: marmi alle pareti o broccati al posto delle boiserie e degli arazzi, le volte dipinte con scene mitologiche al posto dei soffitti alla francese. Anche per il salon d’Hercule, realizzato da de Cotte durante il regno di Luigi XV, la maniera italiana prese il sopravvento. Nel salon de la Guerre, che risale agli anni 1678-80, le pitture rappresentano il trionfo della Francia sulla Germania, la Spagna e l’Olanda, mentre nella galerie des Glaces si racconta la gloria di Luigi il Grande. I dipinti del Salon de la Paix vennero compiuti sotto il regno di Luigi XV. Negli Appartamenti du roi (Luigi XV) il marmo viene sostituito dalle boiseries e le volte bianche hanno rimpiazzato le pitture all’italiana. È in questi appartamenti che nacque l’arte decorativa francese, che prenderà nel ‘700 un eccezionale slancio.