Porta il nome del cavaliere a cui si deve la resistenza ai turchi nel 1565 questa località che divenne nota come la “città dei Cavalieri”. Cuore della vita politica e amministrativa della Repubblica di Malta, non è il centro più popoloso dell’isola (con soli 6000 abitanti), ma è certamente il più vivace e animato.
Nata nel 1530, quando l’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni approdò con il suo apparato militare e infermieristico, raramente una città ricca di fascino e di storia ha una data di nascita tanto precisa e un processo evolutivo così veloce, che ha dato luogo a un tessuto urbano e a un patrimonio monumentale tanto omogeneo. Gioiello del barocco, nonostante i pesanti bombardamenti del 1942 ha mantenuto intatto il suo fascino sei-settecentesco.
Il suo reticolo di strade ortogonali, movimentato da vertiginose discese e forti salite, è tutto compreso sulla penisoletta di Sceberras, tagliata longitudinalmente da Republic Street (Triq ir-Repubblika), la via principale, che brulica di giorno e di notte di un’umanità indaffarata o sfaccendata. Porta di accesso alla capitale e luogo da cui inizia qualsiasi visita, City Gate (1964) si apre nella poderosa cinta muraria di St James che separa Valletta dalla vicina cittadina di Floriana.
Per i visitatori, Valletta è per lo più una meta di turismo culturale, che sorprende per la concentrazione di opere d’arte e architetture tanto omogenee in un territorio minuscolo di 1000 metri per 800. Imponenti bastioni, fastosi palazzi, eleganti chiese bei negozi, la capitale maltese nel suo piccolo ha tutto e non fa mancare niente al visitatore, nemmeno una vivace vita notturna, fatta di ristoranti, bar, teatri, cinema e locali.
Nel 1980, per il suo indiscusso valore storico, è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità.