Estesa poco meno di 6 ettari e distante circa 2.6 km da Battery Park, Liberty Island era chiamata fino al 1956 Bedloe’s Island, dal nome del primo proprietario che l’aveva acquistata dagli indiani nativi nel 1667. Tra il 1808 e il 1811 vi fu installato Fort Wood, fortificazione a pianta stellare successivamente reimpiegata come basamento su cui venne innalzato il piedistallo della celeberrima Statua della Libertà (o meglio Statue of Liberty Enlightening the World), che oggi, pur perdendo l’originaria funzione di statua-faro, rimane una delle attrazioni più popolari della città ed emblematico simbolo dell’indipendenza americana. Dal 1984 è iscritta nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. “Lady Liberty” misura in altezza 46 metri (che diventano 93 con il basamento) e pesa ben 225 tonnellate. Alla testa una corona e poggia i piedi su una catena spezzata (simbolo della tirannia vinta); regge con la mano destra una fiaccola e con la sinistra una tavola della Dichiarazione d’Indipendenza con iscritta la data della sua proclamazione, 4 Luglio 1776. L’interno, cavo, è attrezzato con ascensori e una scala di 335 gradini, tramite cui si sale alla balconata del piedistallo, punto panoramico notevole sulla baia e lo skyline di Manhattan (non si può più accedere all’osservatorio sulla corona). Dalla piattaforma si accede invece alla Statue Story Room, spazio espositivo sulle vicende storiche della sua costruzione.