La collina artificiale (tell) sotto la quale si nascondeva l'antica capitale siro-fenicia è passata inosservata fino agli inizi del Novecento. Qualche sporadico ritrovamento fatto dai contadini del luogo era infatti finito sul mercato clandestino, ma solo nel 1928, arando, fu rivelato l'ingresso a una tomba con numerosi reperti di ceramica micenea del XIV-XIII secolo a.C.
L'esplorazione della zona archeologica prende il via con le imponenti opere di fortificazione della città, sul lato occidentale del tell, comprendenti un bastione in pietra e un fossato. Si attraversa un corridoio provvisto di bassi gradini per consentire il passaggio dei cavalli e si arriva al quartiere occidentale da cui parte la visita, nel quale spiccano gli edifici a uso del sovrano e della sua corte.
Costruito intorno al 1400 a.C., il Palazzo Reale comprendeva un centinaio di stanze e le fonti scritte parlano di una residenza di grandissima magnificenza. Nelle vicinanze, il Palazzo Nord e il Piccolo Palazzo, abitato da un importante funzionario. Nei pressi, altre abitazioni di personaggi di un certo rilievo, fra scribi, sovraintendenti e sacerdoti, e le tracce dell'agglomerato di case abitate dalla gente comune. Sull'acropoli sono stati scavati due templi, dedicati a Dagan e a Baal, eretti all'inizio del II millennio a.C. Un po' ovunque, sparsi sia nell'area del palazzo sia in quella urbana, si incontrano notevoli tombe in pietra perfettamente squadrate conservate in ottimo stato.