Lungo la bella riva meridionale si allineano interessanti architetture. Al suo inizio è la chiesa di Sv. Dominik (S. Domenico), edificio romanico-gotico del XIV secolo con un rilievo del 1372 nella lunetta e chiostro rinascimentale con quattro leoni di S. Marco di varie epoche; al suo interno, a una navata, tomba del giureconsulto Giovanni Sobota, attribuita a Niccolò Fiorentino (1469). Fa parte della chiesa un piccolo museo di arte sacra. Più avanti, in un tratto ben conservato di mura, si apre la rinascimentale Lucka vrata (porta Marina), del 1593, con accanto la cosiddetta Mala loža (loggia Piccola; 1527), originariamente punto di controllo per i forestieri che entravano in città e poi pescheria. Poco oltre, verso il mare, è il pilo reggistendardo (1605). Alla testata del ponte che unisce Trogir a Ciovo è il rinascimentale palaca Lucic, l’edificio dove abitò Ivan Lucic (1604-79), noto in Italia cone Giovanni Lucio, padre della storiografia croata.