Collocato tra i vigneti del colle di Tronchedo, a poca dstanza da Sondrio, il santuario, meta di devozione da tutta la Valtellina, è tra gli edifici di culto più imponenti della valle.

Voluto dalle comunità locali come ex voto venne realizzato tra il 1646 e il 1790, dopo la peste del 1630, in posizione sopraelevata offerto alla vista di tutto il territorio circostante.

Alla struttura originaria, ad aula con volta a botte, sono stati aggiunti volumi in epoca posteriore e diverso stile, che trovano però omogeneità nella forma esterna. Il semplice volume parallelepipedo presenta una facciata barocca a due ordini sovrapposti con un portale in pietra ollare e un ricco apparato decorativo.

All’interno, al di sotto della cupola, è disposto il piccolo tempio raffigurante la Santa Casa, costruito nel 1701 con esplicito riferimento al modello del santuario di Loreto. Si tratta di una piccola cappella con due ingressi laterali di piccole dimensioni, coperta da una volta affrescata con un cielo stellato. In una nicchia è conservata la Madonna Nera, accompagnata da ori, lampade e candelabri preziosi, tavolette dipinte per ex voto, sculture di notevole fattura e quattro reliquiari in legno pregiato intarsiato, veri e propri tesori donati dalla devozione popolare attraverso i secoli.

La collocazione del santuario, pur suggestiva, è stata causa di numerosi problemi strutturali per una serie di inconvenienti statici che hanno richiesto diversi interventi di consolidamento, l’ultimo dei quali concluso nel 2011.