La funzione di ingresso principale al palazzo spettava alla porta nord, Zlatna vrata (porta Aurea), in direzione di Salona. Di fronte, l’imponente statua del vescovo Grgur Ninski (Gregorio di Nin), fautore nel X secolo della scrittura glagolitica, è opera di Ivan Meštrovic (1929). Al di sopra della porta è invece la cappella di Sv. Martin (S. Martino; XI secolo), ricavata nel corridoio superiore delle mura. Nei giardini adiacenti alle mura si vedono le fondamenta della chiesa di Sv. Eufemije (S. Eufemia) e dell’annesso convento di Benedettine, distrutti da un incendio nel 1877: restano intatti il campanile rinascimentale e la cappella di Sv. Arnir (S. Ranieri), opera in stile gotico fiammeggiante (1445) di Giorgio Orsini, noto in Croazia come Juraj Dalmatinac. Sul lato ovest della via è il palaca Agubio (palazzo Agubio) di Andrea Alessi, mescolanza di elementi gotici (il portale, XV secolo) e rinascimentali (il cortile).