Sorta come mausoleo di Diocleziano, la Cattedrale sorge ad est del peristilio del complesso costruito per l’imperatore. Consacrata nel VII secolo, quando l’arcivescovo di Spalato tolse il sarcofago di Diocleziano e vi depose le soglie del santo, ha mantenuto inalterata l’originaria pianta ottagonale. L’interno, tra colonne corinzie, fregi classicheggianti e affreschi, custodisce l’arca di S. Anastasio e quella di S. Doimo, opera quattrocentesca di Bonino da Milano, che pure realizzo il ciborio gotico. Di pregio il coro, aggiunto nel seicento, incorniciato da stalli lignei del primo ‘200, e il pulpito esagonale, con colonnine provenienti dal sarcofago rimosso. A fianco dell’edificio si eleva un campanile romanico, restaurato a fine dell’800, quando si completò anche la ricostruzione della cella campanaria e della guglia. Ai piedi della torre, è una sfinge egizia del XV secolo a.C. Alle spalle della Cattedrale, un edificio ospita la sagrestia, il tesoro e l’archivio, dove è custodita l’Historia salonitana, che ripercorre le vicende di Salona e Spalato tra il I secolo e il 1226.