Fatto costruire dall’imperatore Diocleziano tra il 293 e il 305, questo imponente complesso (180 metri i lati sud e nord; 215 metri i lati est e ovest) è una delle più significative testimonianze della presenza romana in Dalmazia. Nelle mura, che si presentano pressoché intatte, raggiungendo in alcune parti i 28 metri di altezza e i 2 di spessore, si aprono 4 porte, congiunte tra di loro dal cardo e dal decumano che dividevano il complesso in 4 riquadri. I due a nord ospitavano caserme, abitazioni di servizio e giardini. Sul lato meridionale si trovavano invece gli appartamenti imperiali, dei quali rimane ben poco, come 38 delle 52 colonne che sostenevano il lunghissimo portico della residenza. La “porta di Bronzo”, a sud, costituiva l’ingresso di servizio alla residenza e oggi si affaccia su un ampio viale, eletto a luogo di passeggio. Al centro si apre un portico colonnato, ben conservato, da cui si accedeva agli edifici di culto: a ovest il tempio di Venere, di Cibele e quello dedicato a Giove, oggi convertito in Battistero; a est il mausoleo di Diocleziano, attuale Cattedrale. Completano lo scenario palazzi gotici, rinascimentali e barocchi. L’accostamento di edifici risalenti ad epoche così lontane fa della piazza un suggestivo palcoscenico per ospitare, tra giugno e agosto, il festival “Estate a Spalato”, rassegna internazionale di spettacoli teatrali, operistici, balletti e concerti. Dal 1979 il complesso di Diocleziano è inserito nelle liste dell’Unesco.