Le imponenti rovine dell’antica Salona sono state scoperte nel 1846. Gli scavi hanno portato alla luce due sezioni di epoche diverse: il centro originario e l’Urbs nova, dove si costruì in epoca augustea. Nell’Urbs vetus, il centro più antico, sorgono l’anfiteatro (15-20mila posti) di cui rimangono i muri perimetrali e locali sotterranei che fanno immaginare simulazioni di battaglie navali, e il Foro, cuore politico e commerciale della città di cui si sono conservate solo le fondamenta. Poco distante, la porta Cesarea e i resti di un teatro della prima metà del I secolo. La sezione dell’Urbs nova ospita edifici di culto cristiano, in gran parte concentrati a formare il complesso delle ‘Basilicae urbanae’. Modeste sono le tracce lasciate dai due templi più antichi, mentre più significativi sono i resti della Basilica honoriana e della Basilica urbana del V secolo, a tre navate, dai preziosi mosaici pavimentali che continuano nel battistero. Al di fuori delle mura dell’antica Salona sono stati rinvenute due necropoli paleocristiane, sviluppate intorno ai sepolcri dei Ss. Doimo, Venanzio e Anastasio, vittime delle persecuzioni cristiane.