L’antica Philippopolis è oggi un piccolo villaggio abitato da popolazioni appartenenti alla setta religiosa dei drusi. Situato all’interno di una ricca oasi, a un’ottantina di km da Damasco, è stato un anonimo borgo fintanto che Filippo l’Arabo, nato a Shahba, divenne imperatore nel 244.
Ricostruita secondo lo schema urbanistico romano, la città fu arricchita da nobili edifici decorati con splendidi mosaici. Del periodo d’oro restano tracce delle mura e dei colonnati corinzi che bordavano il cardo, una delle due arterie principali che suddivideva l’abitato in quattro aree, ancora oggi identificabili. A poca distanza dal cardo sorge il Philippeion, imponente tempio che Filippo l’Arabo eresse in memoria del padre, in parte ancora dotato della copertura originaria.
Conserva il fascino e l’aspetto di un tempo il teatro, costruito in basalto, materiale resistente ma poco adatto alle decorazioni. È infatti privo di bassorilievi, con la sola eccezione dei pesciolini che indicavano il senso della circolazione sulle gradinate.